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ALBUM
1. THE GOOD, THE BAD & THE QUEEN, “The Good, The Bad & The Queen”
Un perfetto gioiello fuori dal tempo, dalle mode, da tutto ciò che è trendy. Si trascina mesto come una messa funebre, dimesso come un disoccupato e allo stesso tempo maestoso come una catastrofe naturale.
2. RADIOHEAD “In Rainbows”
Un disco che riconcilia. I Radiohead che tornano a suonare, tutti insieme, le preoccupazioni si buttano indietro, conta solo ammirare la bellezza dell’ora, dell’adesso.
3. PERTURBAZIONE “Pianissimo Fortissimo”
La primavera impressa su cd. Sbocciano fiori e amori ma non si sa fino a quando saranno rigogliosi.
4. AIR “Pocket Symphony”
Chi lo trova noioso non capisce che i veri Air sono sempre stati questi: in camera iperbarica.
5. SUBSONICA, “L’eclissi”
Come affidarsi a quello che si conosce, buttarsi nella mischia per un’altra boccata di aria discotecara. Asfittica ma che fa bene alla salute.
6. BLONDE REDHEAD “23”
I Blonde Redhead in bilico lungo la fune della melodia. Ai primi ascolti forse cadono di sotto sulla rete di protezione poi l’orecchio impara e li si sente fare capriole. Il pubblico applaude proprio di gusto.
7. KULA SHAKER “Strangefolk”
Ci sono amici che non sentite da una vita, ma basta un attimo per tornarsi a capire al volo, vero? Ecco, “Strangefolk” è così.
8. ARCTIC MONKEYS, “Favourite Worst Nightmare”
Hanno fatto il secondo album che tutte le band dovrebbe fare. Talmente perfetto e automa da inquietare: ma sono musicisti o manager?
9. STATELESS, “Stateless”
Come guardare al passato prossimo – leggasi trip-hop – e non rimanervi invinghiati. Gli Stateless sono la promessa da mantenere.
10. APPARAT, “Walls”
Solo perché l’ho scoperto a metà dicembre, sennò questo album mi schizzava dritto nella Top 3. Ispirato, la notte che fa a botte con il giorno e gli rompe uno zigomo.
CANZONE DELL’ANNO
“Society”, EDDIE VEDDER
Quando un pezzo è così bello può essere suonato semplice così, voce e chitarra acustica, e non ce n’è più per nessuno.
ALTRE CANZONI DA SEGNALARE
“Arcadia”, APPARAT
“Fava Go Go Dancer”, LES FAUVES
“Atlas”, BATTLES
“On/Off”, PERTURBAZIONE
“Spring And By Summer Fall”, BLONDE REDHEAD
“15 Step”, RADIOHEAD
“Compagna Teresa”, IL TEATRO DEGLI ORRORI
“Music At Night”, THE CORAL
“Herculean”, THE GOOD, THE BAD & THE QUEEN
CONCERTI DELL’ANNO
THE GOOD, THE BAD & THE QUEEN, Italia Wave, Firenze – 19 luglio 2007
APPARAT, Contr+C Festival, Carpi (MO) – 7 dicembre 2007
2MANY DJ’S/SOULWAX, Maffia, Reggio Emilia – 13 gennaio 2007
ALTRI CONCERTI DA SEGNALARE
DEEP PURPLE, Palabam, Mantova – 10 novembre 2007
VINICIO CAPOSSELA, Italia Wave, Firenze – 20 luglio 2007
SUBSONICA, Palamalaguti, Bologna – 24 novembre 2007
PERTURBAZIONE, Aquaragia, Mirandola (MO) – 14 aprile 2007
OKKERVIL RIVER, Estragon, Bologna – 18 novembre 2007
AIR, Alcatraz, Milano – 25 marzo 2007
MARK LANEGAN & ISOBEL CAMPBELL, Liquid Room, Glasgow – 6 agosto 2007
UOMO DELL’ANNO
EDDIE VEDDER, perché solo una vera tigre può tirare fuori un primo album solista così personale e toccante.
DONNA DELL’ANNO
FEIST, perché “One Two Three Four”, finestrini giù, caldo da paura, pizzerie chiuse, è un gran bel ricordo di Italia Wave 2007.
BAND DELL’ANNO
LES FAUVES, perché hanno una bassista very femména. No, perché sono divertenti.
IL CARRELLO DEI BOLLITI
SMASHING PUMPKINS, “Zeitgeist”.
Lo Zeitgeist è lo “spirito del tempo”, no? Ecco, gli Smashing hanno cannato duro nel beccarlo. Ci sono talmente lontani che verrebbe voglia di consolarli e accarezzare loro i capelli come si fa come un bambino arrivato ultimo alla campestre. Peccato che Corgan non abbia i capelli. E che ora scriva brutte canzoni.
GNOCCA DELL’ANNO
EMMA DE CAUNES
VIDEO DELL’ANNO
“Fluorescent Adolescent”, ARCTIC MONKEYS: reale come un video dei Beastie Boys o un film di Guy Ritchie e malinconico come se il clown fosse un Robert Smith implacabile che si è dato al circo e alle rapine.
VIDEO SCRONDO 2007
“Selfish Jean”, TRAVIS: almeno dovrebbero aver speso poco.
TOP COPERTINE
PERTURBAZIONE, “Pianissimo Fortissimo”: un luogo dell’anima.
IRON & WINE, “The Sheperd’s Dog”: perché la musica degli Iron&Wine è poi come la copertina. Fedele e colorata.
COPERTINE SCRONDO
Annata prolifica:
BRETT ANDERSON, “Brett Anderson”: vince il premio “espressione abete dell’Oregon” già assegnato l’anno scorso a Finn Andrews.
SMASHING PUMPKINS, “Zeitgeist”: ma anche la copertina così brutta e scontata dovevano fare??? Corgan ti prego riprenditi!
INTERPOL, “Our Love To Admire”: probabilmente si sono visti troppi documentari National Geographic. Farsi qualche canna, piuttosto?
CHEMICAL BROTHERS, “We Are The Night”: loro niente documentari, troppi libri su Nostradamus.
TRAVIS, “The Boy With No Name”: il più fulgido esempio di anonimia visuale totale. Anche loro non ne beccano una, eh?
FILM DELL’ANNO
“Death Proof” di Quentin Tarantino
“Across The Universe” di Julie Taymor
“Giorni e Nuvole” di Silvio Soldini
CHI VINCERA’ I MUSIKAL AWARDS 2008?
Gli HAMILTON’S, il nuovo supergruppo formato da Jasse Malin (voce e chitarra), Jonathan Meiburg degli Okkervil River all’altra chitarra, Gerard