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Eccoci ad un’altra bella carrellata veloce veloce di 4 dischi che sono usciti in questi ultimi tempi.
1° PESCE
Partiamo innanzitutto da Athens, città che – si sa – ha dato i natali ai R.E.M. e ai B-52’s, per conoscere questi A. Armada, un nome perfetto per finire all’inizio di tutte le indicizzazioni con quella doppia “A”. Un quartetto tecnico latamente post-rock con un occhio al math-rock alla Battles, strumentali, un po’ pipposi perché di roba del genere se n’è ascoltata talmente tanta che ormai chi è riverso sopra quelle atmosfere in maniera un po’ acritica può forse essere saltato a pié pari.
L’album è “Anam Cara” (Golden Antenna, 2008).
2° PESCE
Per la seconda pietanza andiamo invece a Los Angeles, nei suggestivi panorami di quel duo speciale che porta il nome di The Bird And The Bee. Una ventata di primavera, con battiti di mano e la voce sottile di Inara George magnificamente in bilico tra spontaneo infantilismo e adulta fierezza; come un risveglio latamente caraibico speziato da un pizzico di elettronica e da languidi mandolini.
L’album (il secondo, dopo quello omonimo del 2007) è “Ray Guns Are Not Just the Future” (Blue Note, 2009).
3° PESCE
Di questi qui invece ne parlano tutti bene, anzi c’è anche chi si azzarda a dire: “vedrete se non diventano il nome cool 2009” (Rolling Stone). Wavves. Andiamo ad ascoltare. Embhé?
Davvero si è messi così male che si è costretti a puntare su questo cavallo azzoppato? Miscellanea di suoni grattuggiosi con echi lisergici, rutti mascherati da Jesus & Mary Chain, come muoversi tanto per rimanere fermi su se stessi. Alla fine dell’ascolto si ha la grossa sensazione di avere ascoltato masturbazioni sonore. Questo californiano (gli Wavves sarebbero “una one-man band travestita da duo”, fonte: stereogram) non ci frega.
L’album di debutto è “Wavvves” (Woodsist, 2008).
4° PESCE
Due tizie di Brooklyn si sono invece affidate a Dave Sitek dei TV On The Radio (maddai!) per marcare il loro sound danzereccio che sta in bilico tra la reprise eighties degli Hot Chip e il paraculaggio dei New Young Pony Club, con un pizzico di classe delle Au Revoir Simone. Le Telepathe sfoggiano le tastierone con un po’ troppa nonchalance: ragazze andateci piano che non sono dei giocattoli.
L’album è “Dance Mother” (V2/Cooperative Music, 2009)
(Paolo Bardelli)
Le puntate precedenti
THANKS 4 ALL THE FISH! Vol. 2 – Marlene Kuntz, The Sea And Cake, Lake, Hauschka
THANKS 4 ALL THE FISH Vol. 1 – Lambchop, Emiliana Torrini, Fujiya & Miyagi, David Byrne e Brian Eno