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Chi va con lo zoppo inizia a zoppicare. Ma in questo caso non si tratta di attribuire al vecchio proverbio un’accezione negativa, qui si tratta di zoppicare allegramente con Thom Yorke… non male eh? Esce il debutto solista di Philip Selway, batterista del gruppo-sapete-chi (vabbé, i Radiohead, lo diciamo proprio per i più distratti…), dal titolo “Familial”.
Ma com’è che l’aria così ispirata del gruppo di Oxford ha contagiato anche il batterista, quello che dovrebbe solo picchiare sulle pelli e non cantare/preoccuparsi della melodia/delle armonie? E’ anche da questo che si capisce la grandezza dei Radiohead che sono la somma di cinque menti geniali, non solo l’espansione di una.
Tutti i pezzi di “Familial” si possono ascoltare, uno per uno, su Npr a questo link, e bisogna farlo subito: si scopre una dolcezza innata in Philip che ci fa stropicciare gli occhi per l’incredulità e rimembrare il Beck di “Sea Change” (senza gli archi) e il fratellino minore di Thom, Andy, nel suo progetto Unbelievable Truth.
Tra le tante chicche emerge al primo ascolto “All Eyes On You”, perfetto compedio di quella che è la poetica di Selwey e fotografia sbiadita di una indolenzita giornata come se fossimo al cospetto di un Brian Eno votato stranamente e improvvisamente alla causa acustica.
Grazie amico batterista, adesso attendiamo però qualcosa di ancora più corposo dalla tua penna e da quella dei tuoi amici di Oxford, che sono – da anni – anche tra i nostri migliori amici.
(Paolo Bardelli)
31 agosto 2010
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