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1- Floored By Four – “Floored By Four”
2- Antony & The Johnsons – “Swanlight”
3- Arandel – “In D”
4- Panda du Prince – “Black Noise”
5- Ali Farka Tourè & toumani Diabetè – “Ali and Tounami”
6- Father Murphy- “No Room for The Weak”
7- John Zorn – “The Goddess”
8- Bobby Broom – “Plays For Monk”
9- Cosmogamma – “Flying Lotus”
10- The Black Keys – “Brothers”
Ecco la mia classifica del duemiladieci. I dieci album che più ho apprezzato prodotti in questi ultimi dodici mesi. A una prima stesura mi ero trovato con un primo posto problematico: la riedizione deluxe di “Bitches Brew” di Miles Davis. L’idea stessa di dover considerare un feticistico box collezionistico, ovvero una paraculata della Sony, razzia di scantinato o il solito cavolo riscaldato, come disco migliore dell’anno però mi è sembrata triste. In verità non ho ascoltato molti dischi nuovi e quei pochi che ho ascoltato non mi sono affatto piaciuti. L’ho fatto per quella stupida volontà enciclopedica che di tanto in tanto mi assale, ma che anno dopo anno perde forza e coraggio, annoiandosi di se stessa e perdendo ogni senso. Tra l’altro, da un mese mi si è rotto lo stereo e non l’ho ancora aggiustato. Ciò è sintomatico. Certo ci sono stati gli Arcade Fire, i Deerhunter, i Vampire Weekend. Gruppi dignitosi, dischi “perbene”, ma che non mi hanno lasciato niente. Così il primo posto è andato a quel simpaticone di Mike Watt e al suo strano jazz rumoroso e rockeggiante. Un disco sicuramente poco storicizzato o rappresentativo di quest’annata o della musica “nuova” che questa classifica dovrebbe rappresentare. Il secondo posto è andato ad Antony, anche se tra i suoi album “Swanlight” è quello che mi è piaciuto di meno… ma c’è la sua voce, la sua ispirazione che non può essere ignorata o sfavorita rispetto, che so, al nuovo dei Gorillaz. Per il terzo posto ho dato spazio ad un ascolto di musica che i giovani d’oggi chiamano electro e, quindi, a roba per me degenere, ossia fuori dal mio “genere”. Quest’album di oscura e malinconica elettronica si chiama “In D” e non so molto sul progetto dell’autore o degli autori (Arandel), so solo di averlo ascoltato parecchio, come sottofondo, in momenti di annullamento o di nervosismo o di scazzo o di rincoglionimento davanti alla mail di merda, e per onestà l’ho inserito sul podio di questa delusa e poco convinta classifica.
(Giuseppe Franza)
Collegamenti su Kalporz:
Giuseppe Franza Awards 2008
19 dicembre 2010