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Il nuovo disco di Twin Shadow, “Confess” (pubblicato ancora per la 4AD), si deve affrontare soprattutto attraverso il confronto con il precedente “Forget”. Di quel lavoro, uscito due anni fa, ricalca la maniacale ricerca dell’arrangiamento perfetto. Anzi si può dire che qui la cura del particolare è ancora più ossessiva tanto da rendere le parti strumentali a tratti “barocche”, sempre sulla linea di quel revival new wave 80s che è ormai marchio di fabbrica della musica di Twin Shadow.
Anche se tutta questa iper produzione a primo ascolto pare andare contro l’immediata fruibilità dei nuovi brani, la sensazione iniziale svanisce con il passare dei minuti, forse già dal crescendo dell’iniziale “Golden lights”. Si entra completamente nel vivo dell’album con il primo singolo, “Five seconds”, che scorre fluido tra tastieroni e rimandi al Gary Numan dei primi tempi. “Run my heart”, parrebbe uscita fuori da una qualsiasi compilation di brani sconosciuti di qualche decennio fa.
Ma è la qualità stilistica che rende tutto godibile e controbilancia la possibile poca originalità. Poi ci sono le melodie a presa rapida, come quelle di “Patient” e “Beg for the night”, entrambi potenziali singoli. Stesso discorso potrebbe essere fatto per “When the movie’s over” e “Be mine tonight”, che con le sue tinte pop chiude il disco. Un lavoro che, pur non aggiungendo niente di nuovo, non deluderà gli estimatori dell’esordio di Twin Shadow.
68/100
(Francesco Melis)
11 luglio 2012