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Primavera Sound, il live twitting del 30 maggio 2014

Redazione

factory floor ps14

Com’è stato il venerdì del Primavera Sound di Barcellona? L’avete seguito sul nostro Twitter? No?

Allora ecco qui il resoconto della giornata di ieri raccontataci da Piero Merola (su @kalporz) e da Francesco Marchesi (@aboutmarchesi), oltre a Giulia Balducci sul nostro Instagram.

Che poi la domanda finale è: saranno stati d’accordo tra di loro il Merola e il Marchesi?

@kalporz:

18:48 Oggi si parte viaggiando con MAS YSA #ps14

19:01 YAMANTAKA dateci l’lsd #ps14

19:11 Nella mente dei buttafuori dell’ATP che ci vedono seguire basiti il delirio esotericotribale degli YAMANTAKA #ps14

19:44 JOHN GRANT porta pioggia oltre che sfiga #ps14

20:29 finisce JOHN GRANT e smette di piovere. fatevi due domande. con tanto di arcobaleno per la gioia degli instagrammers #ps14

20:51 I LOOP dopo la pioggia ci ricordano come devono suonare le chitarre #ps14

21:46 Le HAIM ci sanno fare, detrattori #ps14

22:47 come se nulla fosse gli SLOWDIVE #ps14

00:55 THE WAR ON DRUGS in ritardo sono gli springsteen à la kurt vile senza kurt vile e i GROWLERS affianco sono i drugs on war #PS14

@aboutmarchesi

20:25 #piove #kalporz #ps14

20:42 #inrainbows #citazioniscontate #vaialavorare #kalporzgram #kalporz #ps14 http://instagram.com/p/ooTgNbtUl8/

21:36 Speedy Ortiz potenti, essenziali e senza code come comandano i sacri testi del rock alternativo vecchia maniera. Molto bene. #kalporz #ps14

22:13 Molto teatrali le Haim, quasi quanto pompate e sopravvalutate. Inconsistenti. #kalporz #ps14

22:39 SLOWDIVE #kalporzgram #kalporz #ps14 http://instagram.com/p/oog0VXtUqN/

00:05 L’urlo di Bone Machine non viene più tanto bene al buon Black Francis. Però si sente ancora che gruppo sono stati. #kalporz #ps14

01:31 I National sono tra i più lucidi intellettuali contemporanei. E non solo per l’eleganza. #kalporz #ps14

02:23 Insospettabile delirio ai Darkside. In fondo è jazz. #kalporzgram #kalporz #ps14 http://instagram.com/p/oo6dzaNUkk/

04:20 Factory Floor. Marziali #kalporzgram #kalporz #ps14 http://instagram.com/p/opH4djtUo7/

http://instagram.com/kalporz

#rainbow post #johngrant @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqJsPezFJF/

Friday #highlights // #JohnGrant @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqJsV_zFJG/

Friday #highlights // #Slowdive @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqJzKzzFJM/

Friday #highlights // #TheGrowlers @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqKEAszFJa/

Friday #highlights // #TheHaxanCloak @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqKN6jTFJh/

Friday #highlights // #thewarondrugs @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqKTE1zFJm/

Friday #highlights // #Darkside http://instagram.com/p/oqKYp0TFJp/

Friday #highlights // #deafheaven @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqKd2izFJw/

Friday #highlights // #jagwarma http://instagram.com/p/oqK52RzFKY/

Friday #highlights // #kvelertak @ Parc del Fòrum http://instagram.com/p/oqLA21zFKf/

31 maggio 2014

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Se potessi ripercorrere in un attimo, nuotando controcorrente, le rapide di questo fiume oramai giunto al suo estuario, nella estrema fissità di questo mio prossimo viaggio nella noia orizzontale, sceglierei gli anni in cui la volta celeste non era altro che un enorme lenzuolo fatto a cielo e la luna una palla polverosa gettata nel vuoto e catturata con le unghie dall’egoismo del pianeta Terra. E noi, bimbi, cadevamo con essa per sempre, aggrappati in un infinto sprofondo gli uni agli altri, grazie a un gomitolo di lana nera. I grandi dimenticarono in fretta di avere un mondo con certe stelle enormi, sopra il capo, da osservare, mentre noi sacrificavamo la nostra noia migliore per costruire ponti sospesi nello spazio che ci allacciassero a un’agognata luna. La dipingemmo butterata e funesta, con maremoti sulla superficie di un ponto che non era mai tranquillo, ma tutta una schiuma fremente di gorghi e mostri marini. Nuovi esseri di ordinaria malinconia calpestavano un tappeto soffice come zucchero filato sparso su una teglia, in cui si radicavano piante cresciute dolci come torroni. Altre volte immaginammo un balzo da gigante come in mongolfiera, le tante mongolfiere tipiche di una domenica d’estate, un balzo che ci consentisse di fuggire all’avarizia terrestre e alle sue costrizioni. In anni in cui razzi enormi arrugginivano in volo, pensammo a uno sgangherato proiettile cavo sparato negli occhi della luna come nei film dei Meliès, in cui potessimo accovacciarci per il viaggio, assieme ai nostri migliori amici. Ma poi venne il tempo di un leggero disincanto, e, anche sognando a occhi aperti, non potevamo far altro che immaginarci tute e scafandri e missili scagliati a violentare qualche nuovo cielo. E poi, al ritorno, schivare incredibili uragani e tempeste, per posarci placidamente in un mare che ci accogliesse come un telo. Eravamo certo molto giovani e molto felici e pensavamo, con rabbia, di non dover invecchiare mai. (Matteo Marconi) Le puntate precedenti Back To The Future Vol. 9 - Stuart Adamson morì nel 2001 e nessuno ne parla più Back To The Future Vol. 8 - I Vines e il Verona dell'84-'85 Back To The Future Vol. 7 – “I figli degli operai, i figli dei bottegai!” Back To The Future Vol. 6 - Ekatarina Velika (EKV) Back To The Future Vol. 5 - Gli Air sul pianeta Vega Back To The Future Vol. 4 – “Stay” e gli angeli degli U2 Back To The Future Vol.3 - La lettera dei R.E.M. e di Thom Yorke Back To The Future Vol. 2 – Massimo rispetto per i metallari (1987-89) Back To The Future vol. 1 – L’estate di Napster 14 settembre 2010