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Ci sono canzoni che sono capaci più di altre di infilarsi perfettamente nel tempo atmosferico e nelle stagioni dell’anno. E le canzoni di questa ragazzina dell’Irlanda del Nord di appena diciotto anni che invece che col suo nome “Bridie” si fa chiamare “SOAK”, per esempio, riescono ad incastrarsi benissimo in questi giorni grigi e bagnati di novembre.
Dopo l’EP “Blud” uscito qualche mese fa per la Goodbye Records, e dopo qualche comparsata sul palco dei CHYRCHES (!), e su quello di Glastonbury (!!) è da poco uscito un nuovo singolo, “B a noBody”, una piccola meraviglia enorme che anticipa il disco che uscirà il prossimo anno per la Rough Trade (!!!).
Un’ascesa veloce per questa tipina dai capelli rossi che si veste sempre di nero, ma tanto veloce quanto meritata: le sue canzoni parlano del mondo adolescente che ha intorno, e quindi di affetti, amicizia e solitudine, ma sempre rivelando un’incredibile sensibilità artistica. Ballate purissime dalle quali è difficile staccare le orecchie.
“B a noBody” è una sua dedica alle persone che si sentono bloccate nella vita, o che non sanno precisamente quali siano i loro piani. Racconta di quei momenti in cui essere nessuno può servire a sentire meno il peso sullo stomanco (“C’mon c’mon, be just like me, be a nobody“).
Di sicuro però SOAK un’identità ben precisa ce l’ha già, e ha tutta una vita davanti per continuare a suonare così bene.