Share This Article
Quando qualcuno ti regala qualcosa, o ti vuole tanto bene o vuole, prima o poi, qualcosa in cambio.
Convinto che Jeff Tweedy ami alla follia i suoi fans e che i Wilco non abbiano più bisogno di visibilità, la scelta del download gratuito è semplicemente la dimostrazione dei tempi che cambiano. Tanto, parliamoci chiaro, facciamo quasi sempre così, noi che comperiamo i dischi. È la prassi oramai. Prima ascolti, se ti piace compri.
I Wilco quindi giocano la carta della sorpresa (nessuno sapeva nulla dell’uscita del nono disco della band di Chicago), annunciano che è lì, sul sito, pronto da scaricare, gratis, e via che parte il circo mediatico. Se ne parla, chi ne dice bene, chi ne dice male, chi critica la mancanza di sperimentazione, chi esulta di questa nuova Americana, chi si lamenta della orrenda copertina, chi vorrebbe la band sempre così diretta, chi denuncia la semplicità, chi aspetta il live, chi li ha già visti e che grande gruppo che sono.
Io devo staccarmi dal circo, mi chiudo in camera e ascolto il disco. Più volte. Arrivo a dieci forse. E non mi arriva niente. Ricordo la prima volta che ascoltai “A Ghost is Born”. Quanti ricordi, quante belle vibrazioni. Sono anche io di quelli che lamentano la mancanza degli spazi dilatati? No, ho sempre considerato i Wilco solo un gruppo POP. Il rock ce l’hanno nel sangue, perché sono americani. Il Pop è il loro punto di arrivo, la mecca desiderata, la chimera che hanno raggiunto. Spesso in brani memorabili quali “Via Chicago”, “I Am Trying To Break Your Heart”, “Jesus, etc”, “At Least That’s What You Said”, “Hummingbird”, “Impossible Germany”.
“Stars Wars” non ha nulla di tutto ciò. Ha canzoni che vorrebbero fare rumore, come l’intro strumentale di “EKG”; invece è caos controllato, è country annacquato “The Joke Explained”, è psichedelia senza mordente “You Satellite”, è blues senza negritudine “Cold Stope”. È un onesto disco rock. Ma oggi, si sa, l’onestà non paga.
Ecco spiegato il mistero del regalo. Questo è il vostro download quotidiano. Scaricate e godetene tutti. Io, però, vado in un negozio di dischi.
55/100
Nicola Guerra
21 settembre 2015