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I Majical Cloudz non hanno remore, pudore o scrupoli e ce lo chiedono fin dall’inizio del loro secondo disco: siete soli?.
“Are You Alone?” è infatti il titolo del loro ultimo album, e la domanda è ripetuta sia nella copertina del disco, sia nel primo singolo estratto, omonimo. Un refrain che non lascia spazio a segreti tra noi e loro, e suona come una specie di rassicurazione: siete soli? Siamo qui, eccoci.
Il secondo lavoro del duo canadese riprende da quello che aveva lasciato in sospeso con l’esordio “Impersonator”, colonna sonora pop delle tristezze e delle malinconie umane universalmente intese. Le liriche di Devon Welsch avevano colpito nel profondo i cuori di coloro che erano stati ad ascoltarle due anni fa, e il vuoto trascorso fino ad adesso per alcuni poteva essere pericoloso. Siete soli? Siamo tornati.
“Are You Alone?” non arriva solo per ripetere una formula efficace, ma per rinvigorirne il significato. Mentre la voce di Welsch, pulita di qualsiasi artificio, canta le debolezze esistenziali sue e di noi tutti, le orchestrazioni elettroniche di Matthew Otto si fanno ancora più polmonari di prima, con crescendo catartici e maestosi, tragici e liberatori al tempo stesso: provate ad ascoltare “Silver Car Crash” o “So Blue”, ad esempio. Oppure ripiegano nella nebbia della malinconia, come in “Disappeared” e “Heavy”. Finiscono infine per commuovere – sul serio – in “Downtown”, con un organo in loop a dare il tempo all’amore autentico cantato da Welsch, quasi fosse un nuovo poeta romantico: è questo il momento migliore dell’album, con lui che canta mentre ci guarda dritto negli occhi, Otto che dà il tempo, e noi che proviamo a stento a trattenere le lacrime mentre ci scappa quasi un sorriso. Si finisce annientati da così tanta autenticità: i due canadesi sembrano quasi parlare a noi, solo a noi, ci si sente quasi loro amici da una vita. È l’ultima “Call On Me” a ribadire questo concetto fin dalla prima strofa “Call on me / Come up with me / In this lifelong dream you are first in my mind / I am your friend till the end of your life”.
“Are You Alone?”. Siete soli? No, non siamo soli.
79/100
Enrico Stradi