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Gli Ought giungono al secondo disco nell’arco di un tempo relativamente breve. “Sun Coming Down”, questo il titolo, sempre pubblicato dalla Constellation Records, arriva non molti mesi dopo quel “More Than Any Other Day” che li ha fatti conoscere nel panorama musicale internazionale. La crescita della giovane band è stata netta ed evidente, oltreché rapida come ha testimoniato alla perfezione l’ep “Once More With Feeling…”.
Questo secondo lavoro sulla lunga distanza ci mostra un gruppo già maturo e a suo agio in quella new wave che pur prendendo a piene mani tra vari classici storici del genere ha ormai una sua precisa identità. Si nota dalle prime note di questi nuovi brani (cosa che peraltro capitava anche con il debutto) che i quattro musicisti canadesi, anche se giovani hanno le idee chiare su come deve essere la propria musica. La scrittura pare essere più scorrevole e ancora più incisiva e varia: si passa dall’arrembante “Men from Miles”, pezzo con cui inizia il disco, alle più lente ma altrettanto ricche di tensione “Passionate Turn” e “Beautiful Blue Sky”, passando per le scosse elettriche di brani come “The Combo” e “Sun’s Coming Down”. Gli otto brani che compongono il disco colpiscono per non essere mai banali, con gli Ought che danno sempre l’impressione di cercare la “soluzione facile”. Forse non è nemmeno una scelta precisa, è giusto un qualcosa che sta dentro di loro, nel loro stile musicale.
Quello che ne viene fuori è una gran bella dimostrazione di crescita e di forza. “Sun Coming Down” è lo specchio fedele di una band in salute e con un promettente futuro davanti.
80/100
Francesco Melis