Share This Article
Vi ricordate degli S.C.U.M.? Era il 2011 e la band di Londra fece uscire “Against Into Eyes”, un gioiellino che fece guadagnare al gruppo paragoni forse un po’ troppo affrettati con Interpol e A Place To Bury Strangers. Il leader di quella band era Thomas Cohen, che ora torna alla ribalta con il suo primo disco solista, “Bloom Forever”, in uscita per la Stolen Recordings il prossimo 6 maggio.
L’ellepì concentra in musica la meraviglia e il dolore che hanno contraddistinto gli ultimi anni di Cohen, passato dalla felicità per essere diventato padre due volte alla tragedia di ritrovarsi solo dopo la morte della moglie.
Liberamente ispirato al cantautorato americani degli anni’ 60 e ’70 – da Van Morrison a Jim Sullivan, da Judee Sill a Townes Van Zandt – “Bloom Forever” è stato registrato in Islanda, dove l’autore ha saputo ritrovare la giusta tranquillità per riordinare il materiale scritto e composto tra il 2012 e il 2015.
Impossibile non riconoscere venature alternanti di spensieratezza e malinconia nei primi due estratti – la title-track “Bloom Ferever” e “Honeymoon” – e anche se è lo stesso Cohen a dire che questo suo disco non ha praticamente nulla di autobiografico, noi facciamo fatica a crederlo. Delicato, struggente, fragile: “Blom Forever” non lascia indifferenti. Qui sotto lo streaming dei due primi estratti.