Share This Article
Nel 2013 Michele Scaccaglia qui su Kalporz concludeva così circa il secondo album dei Toy, “Join The Dots”: “in definitiva non si può forse parlare di album della consacrazione, quanto piuttosto di un ulteriore lingotto da mettere in cassaforte in attesa di capitalizzarne il valore nelle tappe future, alla faccia degli avidi detrattori che già all’esordio avevano etichettato la band come una semplice meteora”. Ebbene – e aggiungiamo il necessario forse – l’album della consacrazione è arrivato. L’abbandono della tastierista Alejandra Diez, che ha lasciato la band per motivi personali sul finire del 2015 sostituita da Max Oscarnold dei The Proper Ornaments, ha portato linfa nuova.
Non è questo il luogo di recensire il nuovo “Clear Shot”, uscito il 28 ottobre 2016 su Heavenly Recordings, qui dobbiamo solo accendere un grosso riflettore sui Toy affinché gli inglesi non siano trattati come le tante band che i media inglesi lanciano a vuoto. Qui c’è della sostanza, e della qualità.
Registrato in uno studio improvvisato in un appartamento di Walthamstow, a nord est di Londra, “Clear Shot” è stato poi lavorato con artigianalità da “scalpellino dei riverberi” da Chris Coady (Beach House, Smith Westerns, Yeah Yeah Yeahs) e fa meritare ai Toy la copertina di Kalporz di questo mese.
Questa è la foto che abbiamo scelto per dedicare ai Toy la nostra cover di Novembre 2016 su Facebook, su Twitter e su Google+
(Paolo Bardelli)