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Lo scorso anno, di questi tempi, qui a Kalporz abbiamo allargato il nostro campo da gioco iniziando ad ospitare mensilmente un contenuto di Mangiatori Di Cervello. Non stiamo qui a ripeterci sul perché, al tempo lo spiegammo e il link alla nostra scelta è ripetuto sotto ogni articolo di MdC da noi pubblicato, per evitare qualsiasi fraintendimento o spaesamento.
Ebbene, questo sbirciare altrove, una volta al mese, crediamo abbia fatto bene a Kalporz e ai suoi lettori. Noi caporedattori quantomeno siamo di certo soddisfatti delle finestre aperte ogni mese.
Per questo motivo Kalporz raddoppia le collaborazioni, e guarda stavolta ad un mondo che – in realtà – è molto più vicino al suo specifico: quello dell’arte et similia. Del resto, non è la musica stessa arte?
Già qui su Kalporz, in tempi remotissimi (era il 2006) avevamo tentato di avvicinare quei due mondi con una rubrica dal titolo “Art ecouté” che approfondiva il legame tra musica ed arti visive. Non dovrei dirlo, ma quegli articoli sono ancora parcheggiati nel vecchio server dopo il cambio del sito e quindi sono offline. Vabbé, prima o poi torneranno alla luce. La loro esistenza non è importante in sé, ma solo perché manifestavano già la nostra intenzione di allargare la visione alle arti altre, seppure collegate ai nostri argomenti: “Art Ecouté” andava alla scoperta di quei fotografi che legano il loro nome ai musicisti, quei grafici/pittori che rendono indimenticabili certe copertine, e in generale tutto ciò che fa da compendio visivo alle nostre band di riferimento.
Oggi però rispetto al 2006 vogliamo andare decisamente oltre, e la collaborazione con art a part of cult(ure) (www.artapartofculture.net) che siamo felici di annunciare vuol dire aprire la visuale alle altre arti in sé considerate: arti visive, certamente, ma anche letteratura, teatro, danza, finanche architettura. Un tuffo ogni mese in quel mondo, sperando di dare un piccolo contributo che instilli la curiosità di approfondire (altrove).
art a part of cult(ure) un magazine online “nato con l’intento di promuovere, diffondere, valorizzare l’arte contemporanea e più in generale la complessità della cultura nelle sue molteplici manifestazioni”. Oltre agli argomenti trattati, alla competenza di come sono affrontati e alla grafica smart, quello che ci piace di art a part of cult(ure) è che un sito “al femminile”: è gestito infatti da un team di donne (direttore responsabile la giornalista Isabella Moroni, responsabile contenuti culturali il critico, storico dell’arte e curatore Barbara Martusciello, responsabile web e immagine la designer Giampaola Marongiu).
Domani sarà pubblicato il primo articolo, e così via ogni prima settimana del mese.
E tutto, manco a dirlo, con un solo obiettivo, che è poi comune al nostro di sempre, qui a Kalporz: la ricerca delle cose belle.
(Paolo Bardelli)
P.S. Stesso discorso, a parti rovesciate, varrà per art a part of cult(ure), che pubblicherà un nostro contenuto: nel loro caso – trattando comunque già di musica – sarà l’occasione per ospitare il nostro “orecchio kalporziano”.