Share This Article
Laurie Anderson, Mica Levi, DJ Stingray sono alcuni dei nomi del primo annuncio di Terraforma 2019.
Il tempo tornerà a fermarsi dal 5 al 7 luglio 2019 nel suggestivo bosco di Villa Arconati, a nord ovest di Milano, per la sesta edizione di Terraforma, il festival sperimentale e ecosostenibile che ci invidiano in tutto il mondo.
L’ospite d’onore del festival sarà una delle artisti contemporanee più influenti e importanti del Ventesimo Secolo. Laurie Anderson, per l’occasione presenterà per la prima volta in Italia The Language of the Future, una performance inedita di visual art, reading, musica digitale e violino emozionante e imprevedibile che mescola narrazione (spoken word), musica (violino elettrico e orchestra digitale).
Con lei un’altra artista imprevedibile e camaleontica come la producer britannica Mica Levi, che su Kalporz conosciamo bene fin dai suoi esordi come Micachu & the Shapes e che di recente si è messa in mostra per le emozionanti soundtrack di Under the Skin, Jackie e Monos. Meritano una menzione particolare altri due ospiti internazionali come Sherard Ingram aka DJ Stingray, fondatore della Urban Tribe di Detroit, autentico boss della scena techno della motor city, icona in passamontagna e protagonista nelle memorabili notte della Underground Resistance insieme ai Drexciya, e Daniel Higgs, icona della scena hardcore di DC, già frontman dei Lungfish e voce dei Reptile House, prima di reinventarsi ineffabile oratore avant-folk.
Non poteva mancare una delle compositrici elettro-acustiche italiane più apprezzate fuori dai nostri confini come la giovane Caterina Barbieri confermata per il primo weekend di luglio insieme a un altro ospite internazionale come Bambounou, dj e produttore parigino, fresco di uscita sulla londinese Whities che animerà uno degli spazi del bosco con una delle sue selezioni coinvolgenti e trasversali a cavallo tra house, techno e bass.
Prodotto da Threes in collaborazione con Fondazione Augusto Rancilio, questa sesta edizione è incentrata sul tema del linguaggio: «Il processo di terraformazione, da sempre focalizzato sulla musica elettronica come una forma d’arte in prevalenza definita dall’assenza di testo, riparte con un approccio diverso. Il linguaggio di Terraforma si manifesta quest’anno sia come mezzo sia come elemento di esplorazione. Parole, immagini, voci e codici, oltre che suoni, sono immaginati per creare una conversazione diretta e in continua evoluzione con la comunità globale che ogni estate, dal 2014, si ritrova a Villa Arconati. Per dirla con le parole di Nathalie Du Pasquier, l’iconica scultrice, designer e pittrice che ha rinnovato l’artwork del festival, “il nostro è un alfabeto i cui simboli hanno un valore variabile, la loro combinazione crea significati diversi a seconda di chi li decifra».
Tra i progetti di sostenibilità simbolo di Terraforma, il festival ha ultimato, nell’ottica di valorizzazione, bonifica e riqualificazione del bosco di Villa Arconati, un labirinto di siepi, realizzato sul modello originale disegnato da Marc’Antonio Dal Re nel 1743. Per il suo compimento, grazie alla collaborazione pluriennale con Borotalco, sono stati piantati oltre 500 esemplari di carpino lungo cinque cerchi concentrici che conducono al centro. Come nelle tre precedenti edizioni, anche quest’anno il labirinto ospita performance artistiche che sfruttano tecniche di spazializzazione del suono. Per farvi un’idea guardate questo video:
Terraforma, inoltre, rende pubblico il suo primo bilancio di sostenibilità, un documento che racconta in dettaglio visione, progetti e iniziative per migliorare il proprio impatto ambientale e sociale. Il rapporto è scaricabile dalla pagina sostenibilità sul sito ufficiale.
Dopo il sold out dei primi biglietti in offerta a 90 euro, tramite il servizio di biglietteria online Do it yourself è possibile ora acquistare biglietti early bird a 110 euro per i tre giorni di Terraforma 2019 incluso il campeggio.