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Un nuovo equilibrio avant-pop grazie a una produzione internazionale e una misurata alternanza di colori caldi e colori freddi. Gli Inude pubblicano il loro primo LP, dopo il promettente EP di debutto del 2016, “Love Is in the Eyes of the Animals”, e decine di date in Italia e in Europa che hanno plasmato e cambiato volto e direzione a quel sound degli esordi figlio dei Radiohead, Apparat e del pop elettronico europeo.
In un mondo altro sospeso tra Nord Europa e Mediterraneo, Flavio Paglialunga (voce, synth, batteria elettronica), Francesco Bove (sound engineer, dubmaster) e Giacomo Greco (chitarre, synth, programming), si sono fatti accompagnare alla produzione dal “terzo” Ninos du Brasil Peppe Petrelli (di recente al lavoro con Willie Peyote), da Francesco Donadello al master e tra i tanti guest e collaboratori hanno coinvolto in “Clara Tesla”, uscito il 5 dicembre su Oyez!, Roy Paci, Redi Hasa (Einaudi Orchestra), Giuseppe Calabrese (Nu Shu) Mauro Durante e Giulio Bianco (Canzoniere Grecanico Salentino).
Trovo che rispetto alle vostre prime tracce e al primo EP di ormai tre anni fa il vostro sound sia sempre meno catalogabile e le vostre influenze musicali sembrano molto più eterogenee. Cosa vi ha ispirato in Clara Tesla?
Siamo stati ispirati da dischi decisamente black come quelli di Solange, Childish Gambino o Frank Ocean ad esempio, sound che non avevamo mai approfondito e che è stato fondamentale per acquisire il calore che volevamo dare al disco.
Avete suonato molto dal vivo, quanto l’esperienza live ha influito sulla composizione? I toni sembrano molto più caldi e avvolgenti rispetto al mood quasi nordeuropeo di “Love Is In the Eyes Of the Animals”…
L’esperienza dal vivo ha influito molto sulla composizione, abbiamo riarrangiato spesso i brani durante il tour e grazie a questa continua ricerca ed a questo volersi migliorare si è arrivati ad avere un approccio diverso nel momento in cui ci siamo ritrovati a scrivere nuova canzone.
Il calore era un elemento che volevamo aggiungere proprio per scaldare quel suono nordeuropeo che caratterizza “Love is in the Eyes of the Animals”.
Tra i guest ci sono Roy Paci e Redi Hasa. Com’è nata la collaborazione?
Abbiamo avuto la fortuna di conoscere Roy Paci al Posada Negro Studios, dove abbiamo registrato e mixato il disco assieme al nostro produttore Peppe Petrelli. Sognavamo di poter inserire i fiati in una nostra produzione e Roy l’ha reso realtà donando la giusta dose di imponenza a “Shadow of a Gun”.
Redi Hasa invece lo conosciamo da tempo e da sempre speravamo di poterlo coinvolgere in una delle nostre produzioni, così è stato e ci ha regalato un trip di violoncello incredibile. Ci riteniamo molto fortunati ad averli entrambi nel nostro disco.
Fino a un decennio fa era qualcosa di molto comune, oggi vi sentite una goccia nell’oceano da italiani che continuano a scrivere in inglese?
Beh, la realtà dei fatti è che facciamo parte di una minoranza in territorio italiano ma non vediamo questa cosa come un limite tale da farci sentire fuori posto. La musica, fortunatamente, ha il potere di riuscire a comunicare a prescindere dalla lingua.
Poi il nostro obiettivo è anche quello di poter suonare ancora di più al di fuori dai confini del nostro paese.
Un artista con cui vi piacerebbe collaborare nel secondo disco
Vorremmo collaborare con diversi artisti italiani nel prossimo disco, non vogliamo però svelare le carte, sarà una sorpresa.
E per finire, le vostre 7 tracce più rappresentative degli Anni Dieci
Massive Attack, “Paradise Circus”
Radiohead, “Codex”
Apparat, “Black Water”
Caribou, “Odissea”
Modeselektor, “This” (ft. Thom Yorke)
Disclosure, “F For You”
Bon Iver, “d E A T h b R E a s T”
Dopo la data d’apertura nella festa natalizia dei nostri amici e partner di Fuck Normality (con Nu Guinea, Populous, Okee Ru, Lucia Manca al Finis Terrae di Lequile, in provincia di Lecce), gli Inude presenteranno “Clara Tesla” qui:
17 gennaio – ROMA, Alcazar
24 gennaio – TORINO, Live Club
25 gennaio – BERGAMO, Polaresco Auditorium
31 gennaio – GALLARATE (VA), Spazio 22
14 febbraio – TERLIZZI (BA), Mat
15 febbraio – MODENA, Off
20 marzo – PISA, Lumiere
4 aprile – TARANTO, Mercato Nuovo