“Being There” era stato per i Wilco una nuova partenza, in cui Jeff Tweedy aveva finalmente trovato la propria voce autoriale. Le cose da allora si mettono in moto, con riscontri di pubblico in miglioramento anche se non proprio esaltanti. Mentre iniziano a lavorare al terzo album, i Wilco si imbarcano nel progetto “Mermaid Avenue”,…
Secondo un vecchio adagio (barzelletta?), i Wilco sarebbero i Radiohead americani. Se volessimo prenderlo sul serio, possiamo riconoscere che una delle similitudini più manifeste tra la band di Chicago e quella di Oxford è nei rispettivi album d’esordio: entrambi non memorabili, entrambi poco rappresentativi delle potenzialità creative che c’erano dietro. E se “A.M.” è il…
Un’artista ad un crocevia artistico: tra i preziosismi chamber pop del passato recente e la vertigine destrutturata del presente, in vista di chissà quale futuro approdo.
“Alligator” avrebbe potuto essere la pietra tombale sulla carriera dei National. Ignorati dal pubblico al terzo album di fila, i cinque emigrati di Cincinnati si sarebbero finalmente convinti a gettare la spugna per dedicarsi a carriere da persone serie, che proprio allora stavano iniziando a ingranare sul serio: Matt Berninger e Scott Devendorf come grafici…
Il ritorno di Feist dopo 6 anni solo per necessità e volontà di schiettezza.
Mercer è alla ricerca di una pietra filosofale pop che tenga insieme gli Smiths e i Beach Boys, i Big Star e il synth pop.
“Fables Of The Reconstruction” è il primo album di transizione dei R.E.M.: come tale, è pieno di spunti interessanti, di tensioni creative e voglia di osare a costo di sacrificare un poco della leggerezza degli esordi. Mossi dalla voglia di ampliare le proprie prospettive, dopo “Reckoning” i R.E.M. individuano in Joe Boyd, il veterano produttore…
Un oggetto ammantato di mistero e disarmante nella propria semplicità.
“Yankee Hotel Foxtrot”, quarto album degli Wilco, uscì negli Stati Uniti su etichetta Nonesuch il 23 aprile 2002 e, anche si tratta di una mezza verità, oggi vogliamo ricordarlo.