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Il progetto Niagara continua a stupire in positivo. Dopo un esordio, “Otto”, in cui l’elettronica veniva abilmente camuffata con un abito pop, ora il duo piemontese torna con un nuovo lavoro. “Don’t Take It Personally” è stato pubblicato come il precedente disco per la Monotreme Records, etichetta inglese sempre più attenta alle band italiane esportabili. Se “Otto” andava in varie direzioni, a volte forse fin troppo diverse, “Don’t Take it Personally” mostra una maggiore messa a fuoco, pur con una maggior ricchezza di sonorità.
Il poliedrico duo pare ora avere le idee ancora più chiare. Ne viene fuori una centrifuga musicale con una spigliatezza che a tratti ricorda gli Animal Collective più ispirati. E in questa miriade di suoni vengono fuori dei brani riusciti e quadrati, come il singolo “ Currybox”, altri più “schizofrenici” con improvvise accelerazioni (è il caso di “China Eclipse” o “Else”). Non mancano sonorità più pop e meno sature come in “Vanillacola”. O ancora, momenti che virano in maniera decisa verso armosfere ambient in “Speak and Spell” e nella conclusiva “Bloom”. Viene da chiedersi in tutta questa varietà se delle soluzioni compositive simili non possano rappresentare una novità, se non assoluta, almeno in parte nell’asfittico panorama musicale italiano. Tra l’altro non è un caso che i Niagara siano spesso lodati ed incensati dalla stampa estera, a volte in maniera più convinta che in quella italiana.
L’impressione, dopo qualche ascolto di “Don’t Take It Personally”, è che il duo torinese abbia ancora interessanti potenzialità da sviluppare ed esprimere in futuro.
75/100
Francesco Melis