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Il progetto “Per te – Mater genetrix mundi”, all’interno delle manifestazioni di “Bologna 2000”, porta in Italia le atmosfere dei Balcani, e lo fa in modo singolare, riunendo artisti appartenenti a tradizioni diverse. “La notte slava, la notte dell’Europa” si apre con canti e danze della tradizione russa, interpretati dal gruppo delle Babouskas; vestite nei costumi regionali, intonano canzoni popolari col solo accompagnamento delle mani e – in alcuni brani – della fisarmonica, introducendo il pubblico alle melodie che percorreranno l’intero concerto. Molto attesi, a seguire, i “C.S.I. – Consorzio Suonatori Indipendenti”. Sebbene impegnati in una ricerca che li avvicina alle tematiche e alle radici della musica balcanica, si esprimono con sonorità molto diverse, quasi contrastanti. Domina infatti, da subito, il basso, ossessivo e incalzante, a sottolineare in ogni momento la voce del leader, Giovanni Lindo Ferretti, e della cantante. Un contrasto che affascina, quello fra la ritmica, viscerale e ipnotica, e le parole, cerebrali, a volte scandite e a volte appiattite come in una nenia. Dopo un’ora di musica (e una lunghissima pausa per i preparativi!) ecco salire sul palco il grande protagonista di questa “notte slava”: Goran Bregovic, accompagnato dallo straordinario Ognjen Radivojevich, dall’Orchestra d’archi di Poznan, dal coro maschile di Belgrado e dalle Voci Bulgare, nonché – naturalmente – dalla sua “Weddings&Funerals Band”. Una ventata di entusiasmo per un musicista che è ormai uno dei rappresentanti più conosciuti della musica balcanica: grazie soprattutto alla collaborazione col regista Kusturica (per il quale ha composto numerose colonne sonore, da “Il tempo dei gitani” ad “Arizona Dream” fino ad “Underground”), Bregovic è noto anche in Italia per la sua originale commistione di musica tradizionale e sonorità moderne. Il concerto alterna momenti più pacati e lirici – affidati agli archi dell’Orchestra di Poznan e al talento di Radivojevich – ad altri febbrili, con ritmi travolgenti e festosi. Si balla per ore, al concerto di Bregovic, e l’impressione è quella di una grande festa: fino a notte inoltrata, le migliaia di persone del pubblico partecipano con entusiasmo allo spettacolo; e sono i musicisti stessi i primi a creare l’atmosfera di festa, guidati da un Bregovic trascinante e divertito.