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I Mojave 3 sono uno strano gruppo inglese, innamorato dell’America e dei suoi suoni, di canzoni classiche come le scrivevano Nick Drake e i Velvet Underground più riflessivi, Bob Dylan e Gram Parson.
Anche in questo terzo disco ripercorrono le stesse strade incontrate nei dischi precedenti, ma mai come in questo caso le loro canzoni affascinano irrimediabilmente, mai come adesso sanno incantare. Continuano a inseguire gli stessi miraggi di sempre, soltanto con più decisione.
Basta ascoltare il brano di apertura, “In Love With a View” coi suoi echi del Dylan di “Blonde on Blonde” e un crescendo che non può che stregare o abbandonarsi alla spoglia e fragile “Prayer for the Paranoid”, con Nick Drake nel cuore.
Sono canzoni malinconiche, storie di fallimenti, lettere non arrivate, di sogni inseguiti invano e di amori persi per strada.
Come i miraggi inseguiti nell’avvolgente “Life in Art”, racconto dolce amaro degno del miglior Raymond Carver, o ancora la scarna storia d’amore di “She Broke You Softly”.
A sorprendere e a colorare il disco sono i fiati e l’energia che illuminano “Any Day Will Be Fine” e “When You’re Drifting”, e il coro gospel nella conclusiva “Got My Sunshine”. Un disco da favola.