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L’importanza di questa raccolta di inediti, uscita nel 1986, risiede principalmente nei quattro brani posti in chiusura del disco, registrati da Nick Drake nel febbraio del 1974, pochi messi prima della morte.
Il lavoro contiene inoltre canzoni dei tardi anni sessanta, scarti dai dischi ufficiali e registrazioni casalinghe. Brillano in particolare la spettacolare interpretazione del blues “Been Smoking Too Long”, dimostrazione di quanto l’artista inglese fosse vicino allo spirito di questo genere musicale, e la canzone che dà il titolo al disco, una fragile ballata che avrebbe trovato felicemente posto in uno dei dischi pubblicati in vita.
Al contrario, l’assenza di Robert Kirby come arrangiatore delle orchestrazioni appesantisce un pezzo come “I Was Made To Love Magic”, nulla di più lontano della grazia di “Five Leaves Left” e “Bryter Layter”.
Come si diceva, sono gli ultimi quattro brani a dare importanza al disco.
Ispirati alla stessa essenzialità che caratterizzava “Pink Moon”, “Rider On The Wheel” e “Hanging On A Star” sono brani appena abbozzati, mentre “Voice From The Mountain” è già strutturata, un pezzo di quella dolce malinconia tipica di Drake.
Assolutamente sorprendente è “Black Eyed Dog”, un’allucinata espressione di angoscia in cui voce e chitarra si intrecciano in un crescendo di intensità che mette i brividi.