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E’ tempo di familiarizzare con una categoria dell’hip hop molto popolare, di questi tempi. Okay New York e Los Angeles, ma da qualche anno l’invenzione, la novità e alla fine il fuoco dell’hip hop ha cambiato patria. Attenzione, perché il fuoco dell’hip hop è il fuoco di tutta la musica elettronica contemporanea, e non della sola musica nera. Kalporz vi ha già portato a spasso per la Bay Area (la San Francisco dei Blackalicious), per la Philadelphia di Common e dei The Roots, e con tutta la folla di apolidi del rap che si nutrono dell’underground di New York. Bene, a cominciare tutto questo, a portarlo lassù fra i grandi, è stata un’altra città. La patria di una bibita frizzante, scura, famosa… La città è Atlanta, lo stile è il ‘dirty south’, i campioni sono gli Outkast. Non so chi sia il miglior rapper in circolazione, ma contro gli Outkast si gioca per il pareggio…
La cosa incredibile è che la novità proviene dal cuore stesso dell’hip hop. Il suono che piace oggi, robotico, con loop di chitarre (campionate!). E poi il funk. Non il jazz, non il blues, non il soul. Il funk, elettrico. Niente a che vedere con l’elettrofunk di Afrika Bambaataa o del redivivo Mantronik. Il rap degli Outkast è musica dal ghetto, un insieme di ispirazioni che loro stessi hanno chiamato “Stankonia”. E “Stankonia” è l’unica definizione accettabile per l’ultima trovata del rap di Atlanta. Phildelphia con i The Roots meritano rispetto e riconoscimento, per la voglia di cambiare la musica, e per avere introdotto un sound di grande fortuna. Ma se al The Roots’ style si può dare del jazz-hiphop, per gli Outkast bisogna ricorrere a cose artificiali come “dirty south”. Bisogna stare nell’hip hop insomma, nel cuore stesso dell’hip hop…
Siamo di nuovo qua, ma non sembri un discorso arido. E’ soprattutto per questa ragione che gli Outkast in Italia, e in Europa, sono musica da iniziati. Mentre i The Roots per lungo tempo hanno avuto più riscontro qui nel Vecchio Mondo che negli States. E Guru! Guru per fare concerti qui da noi deve presentarsi come ‘Jazzmatazz’ e non come ‘Gangstarr’. I Gangstarr sono una copia di fuoriclasse della black music, e Jazzmatazz è un progetto di fusion fra hip hop e jazz. Il jazz lo digeriamo meglio, in effetti… E allora, vedremo mai gli Outkast in Italia? Ho paura che sarà difficilie, e perderci gli Outkast, vi assicuro, è una disdetta insopportabile
Perché il monte di ispirazioni che ci dà “Stankonia” non è affatto isolato. Ci si potrebbe scommettere, a partire dall’anno prossimo sarà questo il modello per il nuovo rap. “Aquemini”, che gli Outkast fecero uscire nel 1998, non ha ancora esaurito la sua influenza. Chi di voi non l’avesse ascoltato, provveda, ma non sarà la stessa cosa. La prima volta che lo infilai nello stereo, non ci credevo. In un album stava concentrato tutto ciò che gli altri tentavano e faticosamente sperimentavano, un passetto alla volta. “Aquemini” scavalcava le prove, per essere il ponte sul nuovo suono hip hop. Vengono da Atlanta, abbiamo detto. E a volergli dare una cittadinanza onoraria, gli si darebbero le chiavi di Los Angeles. Ma è Atlanta, la patria. E soprattutto sono loro, il duo più talentuoso dai tempi degli EPMD, a poter distribuire le chiavi della città dell’hip hop. Dre e Big Boi, classe ’75, sono tutto ciò che l’hip hop dovrebbe essere, per le basi e per le liriche. Sì, anche per le liriche… “Aquemini” è l’album del quinquennio, cinque anni che per l’hip hop è come fossero dieci. L’album più importante e denso degli ultimi anni, che con “Stankonia” non ha nulla in comune… Mentre un esercito di aspiranti mc stanno ancora cercando di rubare tutta la dottrina di “Aquemini”, “Stankonia” indica la nuova via. Altra strada, ancora studio e fatica. E gli altri lì dietro ad annaspare.
Avete visto che non ho indicato nessuna traccia. Vi dico giusto che il singolo di lancio è stato “B.O.B.” (Bomb Over Bagdad), ma se ascolterete l’album vi potrete innamorare di ben altre produzioni. Due parole per i feat. Sparsi per l’album troverete tutti i Goodie Mob, altro pilastro di Atlanta. Poi B-Real dai Cypress Hill e Erykah Badu. Ma è per gli Outkast che dovete correre a comprarvelo, “Stankonia”. Nonostante i feat…