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Il primo album dal vivo del cantautore piemontese non è altro che una sontuosa celebrazione di un successo internazionale sempre più montante, cominciato a Parigi al Theatre De La Ville (da dove sono riprese alcune delle tracce presenti). Andato là senza molte pretese, quasi incerto sul fatto che la gente potesse andare a vedere i suoi concerti, Conte trova nella Ville Lumière un successo insperato quanto strepitoso. I parigini si accalcano per la musica e la poesia di questo grande “italien” e le richieste di repliche si susseguono interminabili. Immaginiamo la felicità di un artista che ha sempre elevato la capitale francese a capitale delle arti e della cultura di questo secolo, sicuramente non a torto. I transalpini dunque adottano uno della terra degli spumanti fra i loro rinomati champagne; e noi? Arriviamo un po’ tardi, ma arriviamo. Accompagnato da articoli e recensioni entusiastiche sulle sue esibizioni estere, Conte vede riempirsi come d’incanto anche i teatri italiani, tra i quali il Teatro Alle Vigne di Lodi ed il Teatro Morlacchi di Perugia, da cui sono tratte le altre canzoni di questo album uscito originariamente in lussuosa edizione di doppio LP. I pezzi coprono la già vasta carriera cantautorale dell’Avvocato, spingendosi fino a vent’anni prima, fino al tempo in cui egli era solo compositore per Celentano. Ed ecco infatti che troviamo la grande chicca di “Azzurro”, finalmente nella versione del vero padre. “Concerti” è una rassegna di canzoni unica, entusiasmante, “Una giornata al mare” potrebbe attentare alle vostre emozioni più intime. La band al servizio del curatore fallimentare viene a patti con l’eccellenza, sentite qua: Marangolo, Turone, Tavolazzi, Bandini ed un grandioso Jimmy Villotti alla chitarra, così grande che nell’album successivo (“Aguaplano”) si vedrà dedicata una canzone da Conte stesso (“Jimmy, ballando”). Se voleste un antipasto di questo geniale piemontese, “Concerti” potrebbe fare al caso vostro: attenti dopo a non abbuffarvi! Et voilà, la frase: “Una giornata al mare, tanto per non morire, nelle ombre di un sogno, o forse di una fotografia lontano dal mare, con solo un geranio e un balcone”, ovviamente “Una giornata al mare”.