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Da Hamburg, ecco qua i Mardi Gras.BB; si direbbero francesi, ma non lo sono. Alla seconda prova sulla lunga distanza, dopo l’esordio di “Alligatorsoup”, questo largo ensemble germanico ribadisce il suo amore per un certo New Orleans Sound (ecco il perché del Mardi Gras ed anche della “zuppa di alligatori”, che per adesso non si trovano certo nel fiume Elba…), molto divertente e quasi tribale.
Jochen “Doktor” Wenz è indubbiamente il leader di questa band, colui che si prende carico delle composizioni e del canto, svelando un amore evidente per quel vecchio brontolone di Tom Waits, che non è né di Amburgo né di New Orleans, ma che sa venire a patti con la musica del Diavolo (Mr.Blues) come pochi altri. A tratti la voce del Doktor è davvero uguale a quella dell’uomo di Pomona (Waits) e non sappiamo se rallegrarcene o meno. In ogni caso, “Supersmell” odora piacevolmente, lo si immagina in qualche festa sballata, dove l’alcol non è quello denaturato ma l’altro. I fiati di una band un po’ paesana, quindi sempre un po’ scordata ed in ritardo, fanno capolino pressoché ovunque, spesso anche a sproposito. Le nostre preferite sono l’opening track (un immaginario incontro etilico fra Waits ed il flauto magico di Ian Anderson dei Jethro Tull), il blues da balera di “Dreamtime in Memphis” e l’eccellente e divertentissima “Baby elephant walk”, presa dal repertorio sterminato di Henry Mancini. Nel dimenticatoio invece un approccio coi Doors (“Riders on the storm”); occhio ragazzi, il mito morde e si incazza ancora. Concludendo, un album gradevole e godibile. Per i capolavori rivolgersi altrove.