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Erano assenti da più di due anni gli Swell, da “For All The Beautifull People” del 1998 per la precisione. Un gruppo sotterraneo per vocazione, cresciuto nel panorama indipendente americano degli anni novanta, che ha sempre preferito far parlare di sé più per le proprie canzoni che per altro. In realtà questo è soltanto un EP che secondo la Beggars Banquet dovrebbe anticipare di qualche mese l’uscita del vero nuovo disco del gruppo. Un lavoro che non lascerebbe grossi segni, se non fosse per un piccolo particolare: la qualità delle canzoni. Dall’iniziale “Feed”, con un andatura vicino al blues, proseguendo per “Someday Always Comes”, una ballata lenta e scarna, il gruppo americano mette in mostra tutte le proprie qualità compositive. Lo conferma la deliziosa “Like Poverty”, una melodia sognante e l’atmosfera acustica sporcata dal rumore, riproposta anche in versione solo strumentale in chiusura del disco.
I pezzi successivi scorrono senza lasciare particolari tracce almeno fino “Glad To Be Alone”, in cui il suono ritorna ad essere vicino al blues. In totale sono quattro canzoni davvero notevoli. A questo punto non resta che incrociare le dita e sperare che anche il nuovo disco possieda la stessa magia.