Share This Article
Alfieri di una certa nuova psichedelia inglese, molto pesante ed acida, gli Heads ci stordiscono letteralmente con questo lungo album pieno di distorsori e feedbacks. Purtroppo, all’interno di questo marasma sonoro, troviamo un desolante nulla qualitativo, neppure riempito da una carica che sembra sincera. E’ davvero difficile e spiacevole trovarsi a stroncare la fatica di questi quattro ragazzi (Paul R A Allen, Simon Price, H.O.Morgan e Wayne C Maskell), ma ahimè le idee abitano da un’altra parte. Si possono parzialmente salvare l’introduttiva “Legavaan Satellite”, brusca e ruvida, la liquida, meditativa, sfortunatamente troppo corta “Kraut Byrds” e la successiva “Could Be…”, hard blues abbastanza vicino al clima della Jon Spencer Blues Explosion. Il resto è francamente vicino all’inascoltabile, a meno di non essere un cultore della distorsione e del rumore fine a se stesso. Come dice il mio fidato rivenditore di dischi, “otto braccia rubate all’agricoltura”. Certo che se me lo diceva prima…