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Dopo i La Crus, gli Afterhours. Per qualche bizzarra coincidenza escono uno vicino all’altro i nuovi lavori di due tra i gruppi cardine del rock italiano degli ultimi dieci anni. Nel caso degli Afterhours si tratta di un live elettrico, accompagnato nelle prime 5.000 copie da un CD acustico, un modo per celebrare l’intensa attività dal vivo del gruppo milanese.
E chi conosce gli Afterhours sa già cosa aspettarsi da un disco del genere. Canzoni in bilico tra rabbia e dolcezza, tra grazia e potenza, esecuzioni potenti, musicisti che si trovano a proprio agio anche in questa dimensione. L’attacco è pura energia: prima “Germi” e di seguito “Siete proprio dei pulcini”, due pezzi forti dal primo disco cantato in italiano. Due pezzi stretti tra punk, grunge e melodia. Suoni che si incontrano spesso nella parte elettrica: “Male di miele”, “Lasciami leccare l’adrenalina” , l’assalto punk-rock di “Sui giovani d’oggi ci scatarro su” e “Dea”. Tuttavia l’aspetto più affascinante del gruppo emerge nei pezzi meno irruenti, in canzoni in cui l’intensità viene come trattenuta: il crescendo splendido di “Rapace” per esempio, o la sensualità di “Estate”. O ancora la commovente e sofferta “Oceano di gomma” e le celebri e sempre splendide “Dentro Marilyn” e “Ossigeno”. Senza dimenticare il lato più pop del repertorio che affiora nella parte acustica, in brani beatlesiani come “Bianca”, “Non è per sempre” e “1.9.9.6”.
Ma si incontra anche qualche piccola sorpresa. Innanzitutto un inedito registrato in studio, “La sinfonia dei topi”, un brano in odore di Zappa, ma anche dei Modest Mouse meno lineari (un indizio nel titolo, no?). E poi la carismatica partecipazione di Emidio Clementi dei Massimo Volume a recitare in una lunghissima e ispirata versione di “Simbiosi” che si distende per più di dodici minuti vicina ai Velvet Underground più psichedelici. In attesa di altre novità.