Share This Article
Michael Franti è un altro che ha compiuto l’esodo fuori dal rap. Come Everlast e i Cypress Hill, tra gli altri. A voler risalire alla sua formazione, proviene dal punk. L’album che lo ha consacrato però è un classico dell’hip hop. Formava con Rono Tse i Disposable Heroes of Hiphoprisy. Ha inciso “Hypocrisy is the Greatest Luxury” raccogliendo il testimone di pensatore e guru nientemeno che da Chuck D. Ai tempi parevano proprio loro, i continuatori della lotta targata Public Enemy. Invece no. Franti si stufa anche del rap e fonda una strana band di rap alternativo, che rap non è. Gli Spearhead, che navigano fra i generi e abbandonano la politica. La politca diviene lotta sociale. In “Stay Human” tocca alla pena di morte. Sister Fatima vi dice niente?
Franti l’intellettuale, l’arringatore, al pari di un Chuck D o di un KRS One. Si sente il talento per la parola, e la centralità della parola. La scuola è hip hop, chiaro, ma il temperamento è folk. Un poeta, un menestrello, un novello Bob Dylan. Ci vuole un bello sforzo, ma “Stay Human” porta le forme della protesta sociale di quei tempi. In due parole, è la storia di una perseguitata politica, condannata a morte da un governatore in cerca di consenso. Sister Fatima, nonostante l’inconsistenza delle accuse soccombererà “assassinata dalla politica”. E’ una storia vera, descritta dalla voce di una radio pirata. “Stay Human radio”, con tanto di speaker a lanciare le canzoni del Nostro. Un concept album alla fine, originale e molto curato. Musica moderna, con dentro un po’ di hip hop, un po’ di reggae, ma comunque suonati. E in minoranza. In realtà domina la ballata, la canzone fatta di suite che celebrano il messaggio. Il senso, l’intelligenza della parola. ‘Cantautore’ rimanda a qualcosa di vecchio, non è adatto alla musica di Franti. Che quanto a ricerca musicale becca da più punti. Però cantautore coglie il seme di quest’arte. Che si rivolge alla mente e alla coscienza con la semplicità del canto. Un canto affilato e composto. Chi ha detto cantautore?
Voglio segnalare il brano che dà il nome al progetto. “Stay Human (all the freaky people)”: all the freaky people make the beauty of the world. Poi “Every Single Soul”, “We Don’t Mind” e le ultime due, “Listener Supported” e “Skin On The Drum”. Un disco che merita la vostra attenzione. Il libretto poi riporta tutti i testi. Potrete misurarvi così con la delicatezza e le profondità di un’opera emozionante. Per Sister Fatima, per la lotta alla pena di morte, ma poi per ogni singolo pezzo. Per ogni singolo messaggio. Comunque la pensiate.