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In questo scorcio di prima estate parrebbe muoversi qualcosa, in quel dell’hip hop italico. Stanno per tornare i Flaminio Maphia, è di nuovo fra noi Fritz Da Cat, è tornato “Aelle”, anche se ora si chiama “Groove”. E’ la versione italiana della famosa rivista francese, ma a guardare lo staff, e i contenuti, non si sbaglia. Bentornati! La premessa finisce qui, e a seguire parliamo di un progetto come da un po’ non se ne vedevano. I Camelz Finnezza Click, che oltre a riportare lo storico marchio dei Cammelli schiera uno squadrone da coppa del mondo. Ne parleremo a breve. Per i più scettici, faccio notare che tutta la baracca sta in casa Portafogliolainz. Quella di “Dio Lodato”, di Joe Cassano. Basta come garanzia?
Sarà una garanzia, ma è anche una responsabilità. Si parla di qualità, della necessità di mantenere i propri prodotti su quegli standard. Ebbene, missione compiuta. “Nextraterrestrial Album” si garantisce la nomination a miglior album hip hop dell’anno. Hip hop di casa nostra, è chiaro. Del resto da tanta squadra ci si doveva aspettare per lo meno un lavoro così. Denso, preciso, completo. Specie per le produzioni. Skizo si occupa di più di metà del lavoro. Seguono Twice e Delirious. Ma in tanto oro le gemme sono le due tracce curate da sua altezza Dj Gruff. L’intro e “Non ce n’è – è inutile che neghi”, due picchi, forse le due vette dell’album. Anche se a contendere la leadership partecipano “Ammazza uccidi”, “L’esecuzione” e “Here I Am”. E “Gli spietati”, certo. La scelta è ampia, per fortuna. E nonostante le molte voci l’album riunisce stili affini. O almeno compatibili, diciamo. Voglio dire che l’effetto compilation è fugato, grazie a dio. Anche per via della voce al mic, quasi sempre quella inconfondibile di Galante. Poi gli altri padroni di casa Yared e Gambino. I soli esterni, Inoky e Issam per “Gli spietati”, e Okenawa Domenicano per gli inserti in inglese. Una bella truppa, niente da dire.
La pecca c’è, se volete. Gruff e l’Alien Army di Skizo (dimenticavo, partecipa anche Inesha) riusciranno a farvela ignorare, ma c’è. I testi, sono la pecca. Le metriche, non sempre all’altezza del beat. Un appunto minimo, comunque. E trascurabile. Se vi piace la cadenza di Galante, questo “Nextraterrestrial” vi scivolerà dentro come un dardo. E starete a ascoltarlo sicuri di aver già sentito questa roba da qualche altra parte. E che vi era piaciuta anche quella volta… Ci sono tracce che profumano di passato, di “Messaggeri della Dopa” per intenderci. O di “Merda e Melma”. Ma è solo un’impressione. I Camelz non sono Neffa né Deda né Kaos. Sono un buon modo per immaginarsi il futuro della doppia acca italiana.