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Non sarà facile rimediare quest’album. Ce n’è in giro poche copie, penso qualche migliaio, e è un peccato. “Basley Click” non è che il terzo album di Fritz Da Cat. Autoprodotto, maldistribuito, ma curatissimo. Anche nel packaging, voglio dire. La qualità musicale e la serietà del prodotto terrebbero botta da soli. Ma sappiamo che poi non va proprio così. Questo disco non avrà promozione, se ne parlerà appena. Sarà difficile trovarlo in radio, se non cercate il programma di hip hop italiano. E non è nemmeno detto…
Il prologhino amaro ci voleva, credete. Ma “Basley Click” è altro. E’ fiducia, speranza, e bella musica. Si tratta del solito disco alla Fritz Da Cat. Lui prepara i beat, l’mc ospite ne sceglie uno e scrive il rap. Stavolta però gli ‘ospiti’ sono solo due. La click di Basley sono Fritz stesso con Fede e Fabri Fibra. Fede dei Lyricalz e Fabri degli Uomini di Mare. Un dream team cui si affiancano altri campioni di casa nostra. Lugi innanzitutto in una splendida “Da parte mia” e Al Castellana. Ma torniamo ai titolari. Fritz è sempre lui. Chi ha amato “Novecinquanta” sa cosa aspettarsi. Beat puliti, levigati, con gusto per il loop melodico ma attanagliati da una ritmica incessante. Se vogliamo, un’ulteriore maturazione, che è come dire che non troverete cose già sentite, qua dentro. Niente di che, eh. E’ poi ciò che ti aspetti dall’album di un produttore. Ciò che non ti aspetti invece sono le rime. Aver limitato a due gli ‘mc accreditati’ ha reso il tutto più rotondo. Omogeneo, per stile e qualità. Perché Fede e Fabri si somigliano. Hanno il gusto per la rima incessante, per i ghirigori semantici. Fede con “De Luxe” e gli UdM con “Sindrome di fine millennio” hanno spinto l’hip hop italiano su standard di cui oggi si sente nostalgia. “Basley Click” ricorda quegli album, difficili e estremi, ma raggianti. Il disco si fa voler bene, ma va affrontato con pazienza e buona volontà. Sempre che lo troviate, sia chiaro.
Il libretto interno promette un nuovo lavoro degli Uomini di Mare, a breve. Magari… Intanto “Basley Click” è stato l’occasione per Fabbri e Nesly Rice di reincrociare il microfono. E per Fede di reincontrare Bassi. Il disco è prodotto da Fritz e Bassi insieme, Bassi che avevo reso grande l’esordio dei Lyricalz. Poi chi c’è? Ci sono Al Castellana e Lugi della Jackpot, l’etichetta del compianto Neffa… E c’è Turi, quasi dimenticavo. In un solo album c’è molta della storia migliore dell’hip hop italiano. Di quello recente, almeno. Ci sono anche imperfezioni, è chiaro. Si tratta di un lavoro pagato di tasca, o quasi. Il risultato comunque è sorprendente, e vale ogni doblone investito.