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La band scozzese ritorna col suo bagaglio di suoni minimali e stramberie assortite con questo “Hot Shots II”. Coccolati dalla critica specializzata fin dai loro esordi – i tre Extended Play poi raccolti nell’omonimo “The three EP’s” – i BB hanno conosciuto l’ebbrezza delle folle oceaniche fungendo da gruppo spalla dei Radiohead durante le recenti tournée nordamericane del gruppo di Thom Yorke. Accolti insospettabilmente bene dall’audience yankee, i quattro si sono ripresentati in studio con una nuova spinta e soprattutto una manciata di ottime canzoni, supportate (si fa per dire) da un titolo e da una copertina che sono l’autentica negazione di ogni progetto solo vagamente commerciale. “Hot shots II” riprende il titolo di un film del filone “demenziale-americano” di qualche anno fa (con Charlie Sheen ed addirittura Valeria Golino…) ed il lettering fa pensare a qualche varietà di infimo ordine o a qualche peep show senza più clienti. Poi questo bagliore da esplosione cosmica…vabbè, un packaging talmente kitsch che potrebbe perfino attirare qualche estimatore!
Passato lo shock cover, ci si addentra nelle composizioni lunatiche dei BB, dalle quali se ne ricava come al solito un primo ascolto complessivamente piatto e privo di mordente, ma anche la netta sensazione che i ragazzi ci stanno volutamente nascondendo qualcosa di prezioso. Sta a noi provare a giocare questa insolita caccia al tesoro coi quattro scottishmen, cercando di decodificare gli apparenti encefalogrammi piatti di “Squares” o di “Al sharp” e di immedesimarsi nella cinica stanchezza delle voci strascicate un po’ alla Roger Waters. Questa creatura richiede qualche briciola del vostro tempo; come ricompensa avrete l’onore di gustare una pietanza che comprende High Llamas, XTC, Pink Floyd ed un certo folk rock anni ’70, il tutto in “Formula Beta”. Ah, dimenticavo, il premio della caccia al tesoro è un telefonino Beta Band, dunque gettate i vostri obsoleti Dual e sintonizzatevi con questa Banda della Genialità!