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Sono proprio i Keane l’ultimo gruppo per cui l’Inghilterra sembra aver perso la testa. Questo loro esordio ha da qualche tempo conquistato il terzo disco di platino e non sembra che abbia intenzione di fermarsi.
I Keane sono in tre, Tom Chaplin alla voce, Tim Rice-Oxley al piano e Richard Hughes alla batteria, ed è così che hanno affrontato le classifiche britanniche, con questa formazione così stravagante per i canoni del rock. Eppure non si sente la mancanza delle chitarre elettriche tra le tracce del loro esordio “Hopes and Fear”. L’orizzonte dei Keane è ben definito, le loro canzoni dalla struttura classica si ispirano al senso melodico dei Travis e all’impatto di cui sono capaci i Coldplay.
Per questo in diversi episodi di “Hopes and Fears” si intravede lo spettro di un brano come “The Scientist”, quasi fosse il modello dei brani migliori firmati dai Keane. E nonostante una canzone altrettanto grande non compaia in “Hopes and Fears”, e sebbene le fonti di ispirazione di questo lavoro siano evidenti fin dalle prime note di questo lavoro, i Keane riescono spesso a scrivere qualcosa di buono e personale. Succede almeno negli episodi più decisi, come nei tre brani che aprono il disco, “Somewhere only we know”, “This is the last time” e “Bend and Break”, pop inglese nella migliore accezione. Qui i Keane hanno una tensione vicina a quella dei Coldplay e compongono armonie che hanno il calore di quelle dei Travis. Il meglio lo danno in brani di questo genere, in cui riescono a riempire di emozioni la loro musica.
E l’esempio migliore i tre inglesi lo offrono in “Bedshaped”, il brano che sigilla il disco, il pianoforte in evidenza e le emozioni che crescono. Tuttavia non sempre le cose vanno in questo modo. Quando il gruppo britannico rallenta il ritmo e si muove verso territori più cupi, allora la musica sembra non trovare sbocco. Ed allora sembra di ascoltare i Muse più cupi, le note piene di noia di “Untitled 1”, o un pop scialbo che non lascia traccia, “Sunshine”. Meglio allora quando seguono i sentieri già noti percorsi da Travis e Coldplay ed offrono le melodie solari di “Everybody’s Chainging” e “Can’t Stop Now”.
Un buon punto di partenza per un gruppo che nel futuro dovrà tentare di crescere e a costruire qualcosa di più personale.
70/100
(M&R)