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Un’accolita di gruppi pop rende omaggio ad una di quelle formazioni dell’FM americano che, negli anni successivi al boom della psichedelia, ha fatto un grande successo puntando sui buoni sentimenti di un popolo bisognoso di certezze. Troviamo così Josh Rouse, Rachel Goswell dei Mojave 3 (nonché Slowdive), i Moore Brothers ed Erlend Oye – per citare i più famosi – rivisitare secondo il loro stile più o meno riconoscibile il repertorio dei Bread, gruppo early-seventies autore di un pop radiofonico da inserire nel filone di Carole King, James Taylor e Carly Simon.
Le canzoni qui proposte riescono ad essere meglio degli esemplari originali – non abbiamo una grossa opinione dei Bread – e il mood generale si allontana dal buonismo da cui è nata questa idea per diventare entertainment di classe. Le west coast all’acqua di rose degli anni ’70 qui diventa un pop sopraffino che mescola melodie irresistibili (“Games Of Magic” di Jon Auer, “Down On My Knees” di Ken Stringfellow) e una scanzonata allegria non priva di un certo retrogusto amarognolo (“It Don’t Matter To Me” di Josh Rouse, “The Goodbye Girl” di Eric Shea & Bart Davenport, “Too Much Love” di Emily Sparks).
Attendendo fiduciosi un nuovo tributo che nobiliti il repertorio di un altro deprecabile gruppo FM (… che ne so, gli America?), “Friends And Lovers” si dimostra dischetto simpatico e con melodie raffinate e piacevoli.