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In un catologo già ricco di delizie pop, la Merge Records riconferma gli Essex Green, trio proveniente da Brooklyn. un nome che può suonare nuovo ai più: trattasi infatti del progetto parallelo di Sasha Bell e Jeff Baron dei più noti Ladybug Transistor. Nulla da invidare a quest’ultimi però: gli Essex Green sono la frangia più immediata e lineare del collettivo Elephant 6, amici devoti al folk e allo psych-pop anni ’60 come gli stessi Ladybug Transistor, gli Apples in Stereo e i Neutral Milk Hotel.
Dopo la psichedelia pura di “Everything is Green” e la virata pop dello splendido “The Long Goodbye”, gli Essex Green giungono al terzo capitolo. “Cannibal Sea” è ancora un passo avanti: si attesta su un pop fresco dal taglio psichedelico ma sempre fedele alla melodia, con arrangiamenti irrobustiti, canzoni più mature e una miglior produzione rispetto ai lavori precedenti. “Don’t Know Why (You Stay)” è il brano che centra il bersaglio al primo ascolto, power pop trascinante con tastierina minimale, qualche vigorosa pennata di chitarra distorta e cori che Brian Wilson apprezzerebbe. “Penny & Jack”, la ballata del disco, è un riuscitissimo duetto in cui la dolce voce di Sasha Bell non può che far sciogliere i più romantici; in “Rue De Lis” si passeggia amabilmente tra le ingenue cantilene folk degli Yo La Tengo di “Fakebook” e i tocchi leggeri e sognanti dei Belle and Sebastian di “Like Dylan in the Movies”, mentre “Cardinal Points” stupisce per le chitarre infuocate del finale.
In chiusura, richiami di “When I Cross the Border” di Richard & Linda Thompson nell’elegiaca “Pride” e le più immediate “Uniform” e “Elsinore”, che sembrano canzoni dei The Mamas & The Papas filtrate dai suoni accattivanti tipici di Shins e New Pornographers. Il resto è contorno d’alta classe, suggestive three minutes song immerse in un’atmosfera folk pastorale dalle tinte delicate, dirette e senza troppe pretese.
Certo, potremmo ripeterci fino alla noia che non si tratta di nulla di nuovo. Ed è vero. Eppure in questo “Cannibal Sea” non c’è un pezzo sbagliato, nessuna sbavatura e due voci incredibili. Quindi prima di dire “avanti il prossimo”, perchè non godere della freschezza degli Essex Green, aspettando che sia l’autunno a portarseli via?