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Simone Pace è molto più alto di quanto si pensi. Di certo sul metro e novanta, forse più. Visto aggirarsi tranquillamente in mezzo al pubblico durante l’esibizione degli Iori’s Eyes, gruppo spalla from Milano (www.myspace.com/ioriseyes), egregia band di supporto, un power trio giovane con un batterista che pesta all’osso e un cantante-chitarrista con delle basette rispettabili. La bassista androgina completa quello che è un buon combo stile Verdena più atmosferico. Ma il concerto di cui parlare è dei Blonde Redhead.
Kazu è più anoressica del solito. Ma va benissimo, intendiamoci, gli ansimi della Makino nel finale di “In Particular” sono impagabili. Quasi porno. Lei con il suo vestitino cortissimo stile collegiale non ispira un thé alle cinque, e ci siamo capiti.
Il concerto del Vox è stata come una partita di calcio: Blonde Redhead 2007 – Blonde Reahdead 2005 (l’ultima volta che li vidi…) in cui nel primo tempo i B.R. 2007 mantengono palla e con buone occasioni sfiorano ripetutamente l’1-0. I brani del nuovo “23” appaiono abbastanza ben orchestrati, certamente meno liberi per via delle basi ma con un approccio comunque concreto come muratori che stanno facendo la malta. Un artigianato in via di commercializzazione su larga scala, insomma. Inizia lei in “Dr. Strangeluv” per lasciare il microfono ad Amedeo in “Spring And Summer Fall”, poi “The Dress” con Kazu piano e voce, e così di seguito quasi in rigorosa alternanza. Tornando alla metafora calcistica, nella prima parte i B.R. 2007 tengono bene il campo, controllano l’avversario.
Poi, dopo l’intervallo, la debacle. Non per colpa dei giocatori, sia beninteso, c’è di mezzo il solito teppista, qui nelle vesti di mixerista, che dev’essersi bevuto il cervello (oppure se n’è andato a bersi una birra). I livelli sballano, i volumi atterriscono, le frequenze alte sibilano. Il pubblico diminuisce l’attenzione, per me i B.R. 2007 del secondo tempo sono diventati quasi fastidiosi. Il teppista, con il suo comportamento antisportivo, provoca la vittoria a tavolino per 3-0 dei B.R. 2005.
Tutti negli spogliatoi. Chissà a quando il prossimo derby. Magari però non lo si andrà a vedere allo stadio, forse basterà ascoltarlo per radio a “Tutto il calcio…”.
(Paolo Bardelli)
9 dicembre 2007