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“Stanco della solita musica? Prova la Menahan Street Band! Se vuoi anche tu un simpatico sorriso stampato in faccia che non sai perché, un pantalone a zampa che tutti i tuoi amici di Bologna ti invidieranno, raggiungere l’orgasmo senza incursore anale, ecco il prodotto che fa per te!”. Potrebbe essere uno slogan da passare in tele. Forse no.
Però la Menahan Street Band è da far passare sul proprio stereo, questo sì. Irrinunciabile. Quando il gioco si fa noioso, quando le tue orecchie sono più stanche di quelle di un operaio che usa il martello pneumatico 8 ore al giorno, ecco che il fresco sound seventies del collettivo newyorkese serve allo scopo.
Funk sorridente, soul polleggiato, black music per chi sta in campana, la Menahan Street Band è un gruppo aperto, collaborazione tra musicisti facenti capo a formazioni del calibro di Sharon Jones & the Dap-Kings (Dave Guy, Homer Steinweiss, Fernando Velez, Bosco Mann), El Michels Affair (Leon Michels, Toby Pazner), Antibalas (Nick Movshon, Aaron Johnson) e Budos Band (Mike Deller, Daniel Fodder). La formazione è stata assemblata dal produttore/musicista Thomas Brenneck (Sharon Jones & the Dap-Kings, Budos Band, Amy Winehouse) per registrare presso il suo appartamento, sito proprio in Menahan St., nel quartiere di Bushwick, Brooklyn.
Sentite qua che roba:
L’album di debutto della Menahan Street Band si intitola appunto “Make the Road by Walking” e vede la luce per il nuovo marchio Dunham Records, sottoetichetta gestita da Brenneck e legata a doppio filo con Daptone Records.
Rimane una domanda: avete colto da dove viene la citazione dell’“incursore anale”?
(Paolo Bardelli)