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Nel pop, come nel rock del resto, nulla si crea, tutto si trasforma. Quando salta fuori dunque una nuova stelletta pop che non inventa nulla, beh, non ci sorprendiamo e anzi se è gustosa/goduriosa ce la spupazziamo senza alcuna remora o balla.
Tipo questa Little Boots, venticinquenne inglese very commercial e altrettanto perfetta. “Stuck On Repeat”, singolo già edito già da gennaio, ci è sembrato subito venti leghe sopra il livello di una Kylie Minogue, al livello di quel magnifico “Confessions On A Dance Floor” di Madonna, una robona alla Moroder con tastiere grasse e unte da acquolina in bocca, come se i Ladytron avessero lasciato il lato oscuro della forza.
L’album di Little Boots, “Hands” (Rough Trade) è uscito agli inizi di giugno ed è già pronto per fare il botto, non sappiamo se qui in Italia sarà in tempo per i tormentoni estivi ma di certo in Inghilterra sì. Potrebbe essere la volta di “Stuck On Repeat”, oppure anche l’ulteriore ottimo singolo “New In Town”.
Nelle biografie ufficiali si dice che suona il Tenori-On. Prima o poi doveva capitare. Nel settembre scorso il mio pusher ufficiale di strumenti musicali me lo consigliò, io ci persi un pomeriggio a smanettarci, poi decisi che il costo era ancora proibitivo per un quasi “giocattolino”.
E oggi Little Boots potrebbe passare alla storia per essere la prima artista che suona il Tenori-On. Doveva succedere con qualcuno.
Volete sapere cos’è il Tenori-On?
(Paolo Bardelli)
foto di Nick Wilson