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Quando pensiamo alla musica samba la mente ci riporta con allegria al Carnevale di Rio: colori, danze sfrenate, donne stupende e una confusione indiavolata, immediatamente contagiosa. Poi ci troviamo tra le mani questo “Black Rio 2” e i nostri punti di riferimento impazziscono all’istante, ci si trova irrimediabilmente disorientati: dove sono finiti i coriandoli impazziti, i glutei saltellanti, i mille e più colori variopinti?
Dj Cliffy ci ha preso gusto: ancora una volta ha fatto un grande lavoro, ascoltando, scegliendo, assemblando quelle canzoni che a suo modo di vedere potessero rappresentare al meglio l’anima “intima” della musica samba, alla ricerca di quelle radici di un suono che prima di farsi ambasciatore dell’allegria nel mondo, ha saputo conoscere e ha assaporato a lungo il gusto amaro di un’inarrivabile tristezza.
Ne è venuta fuori una compilation insolita, all’insegna della contaminazione dei suoni e degli stili musicali. Soul music che scorre fresca su un tappeto funky in salsa verdeoro: “Black Rio 2” ha sicuramente il merito di farci scoprire alcuni artisti di cui ignoravamo colpevolmente l’esistenza. Provate a sentire “Faz Tanto Tempo” di Renata Lu senza dimenarvi in insolite movenze, oppure ascoltate “Bananiera” di Emilio Santiago senza canticchiarne il ritornello: sarà un impresa a dir poco ardua.
Del resto Dj Cliffy non è nuovo ad esperimenti del genere: producer ed art director del progetto Futur World Funk, non ha mai nascosto la sua predilezione per la contaminazione totale dei suoni e delle culture musicali: “Black Rio 2” non fa altro che confermare questi suoi “nobili” intenti, iniettandoci nelle vene un’indiavolata miscela di ritmi funk, groove iper-ballabili e bossanova-jazz , il tutto quasi a voler controbilanciare quel marcato accento di “saudade” che da sempre permea le viscere del samba-soul.