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La promozione di “Photographie”, la scelta degli ospiti, il turntablism melodico, gli scratch di Prezioso su Radio DJ e Q-bert.
L’intervista con Tayone è curiosa perchè mette in evidenza corsi e ricorsi storici, il modo in cui diverse generazioni di musicisti si incontrano e si influenzano a vicenda e di come, a volte, la scintilla per la musica nasca nei luoghi più impensati.
Ciao Tayone, che stai facendo?
“Sono impegnatissimo, sempre a giro a promuovere il disco”
Questo disco mi sembra molto diverso dalle cose che facevi prima… cosa ne pensi tu?
“Se ti riferisci al progetto Alien Army allora si.. per quanto riguarda il resto non so.. il lavoro dietro a questo disco è iniziato ben tre anni fa.. quindi questa è una raccolta delle cose che ho fatto in questo periodo. E’ un disco sperimentale ma non “impegnato”.. comunque vicino alla forma canzone non certo al turntablism in senso stretto.
Come hai scelto gli ospiti per il disco?
“Tutte le collaborazioni che sono sul disco sono collaborazioni che definirei “storiche”.. ormai sono quasi tutti amici mentre altre sono nate per contatti comuni come quella con Blurum 13 nata grazie a Cristiano Adamo del vinilificio.
Cosa mi dici invece della collaborazione con Franco Micalizzi?
“L’abbiamo registrata una sera al Rolling Stone a Milano..lui si è “flashato” su quello che facevo io e ha dimostrato una grossa apertura mentale nei confronti della musica in generale, non solo della mia..la base è la stessa del film.. non mi sono permesso di toccarla! (ride) Dal vivo però non è venuta perfetta dato che non abbiamo avuto molto tempo per provare. Su disco l’abbiamo aggiustata un pochino.”
Devo dire che mi piace il tuo stile, non sempre ultra tecnico ma molto melodico, molto musicale… diverso da tanto turntablism di oggi troppo fine a sé stesso… cosa ne pensi?
“Si assolutamente. Io resto legato a personaggi come Cashmoney o a Grandwizard Theodore, personaggi che avevano una forte musicalità. Adesso ci sono troppi dj che non sanno comunicare.. adesso tutti fanno le stesse cose ed hanno lo stesso sapore come il Macdonald o i Sofficini (ride). Prima di internet non era così, le tecniche non erano così universali e quindi ognuno, necessariamente, sviluppava un proprio stile. La cosa più difficile è arrivare alla semplicità. Penso a creare uno scratch che possa piacere anche a mia nonna.”
A questo proposito.. ricordi il momento in cui ti sei avvicinato allo scratch? Tipo il primo che hai sentito o quello che ti colpì per la prima volta?
“Per tornare al discorso della semplicità.. a me piacciono tantissimo quelli su “Saturday” dei De La Soul (da De La Soul is dead) così come quelli su “Mary mary” dei Run Dmc (da Tougher than leather). Poi che devo dirti.. sicuramente l’aver ascoltato Prezioso su Radio DJ.. se penso che facevano quelle cose alle 3 del pomeriggio per 4 milioni di ascoltatori.. Devi sapere che mio padre lavorava nelle discoteche giù da me (Salerno) e che tra gli ospiti fissi ogni estate c’era anche Prezioso.. io mi mettevo accanto a lui, in silenzio assoluto e lo osservavo per ore. Ogni anno gli davo una mia cassettina con i miei scratch e così facendo abbiamo fatto amicizia. Dopo anni passati così Prezioso finiva le sue tappe giù dormendo a casa mia.. e infatti ho suonato anche su un suo disco del ’97 (Raise your power). Poi da lì ho scoperto Q-bert e tutto è cambiato..”
Ok. Chiudiamo coi progetti futuri.
“Sto facendo un progetto con Clementino e Paura dall’appeal prettamente old school. La prossima cosa è quella.”
Ok grazie per il tuo tempo.
“Grazie a te.”