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Già nell’ultima Caspiterina! siamo andati a ri-sbirciare nelle sonorità degli Anni Novanta (con gli Ash) ed è subito tempo di tornarci, nei nostri indimenticati Nineties. Colpa delle sonorità di questi Happy Hollows, da Los Angeles: gli Elastica sono dietro l’angolo, gli Smashing più quilli un riferimento un po’ velato ma presente.
Gli Happy Hollows sono soprattutto Sarah Negahdari, perché il suo cantato sul filo del rasoio e la sua irruenza chitarristica un po’ acerba sono marchi abbastanza riconoscibili. “Spells” è il loro ultimo disco (autoprodotto), arrivato comunque alle vetrine di Pitchfork e di altri blog all over the world: ci si può gustare subito, per capire di che pasta sono fatti, questa “Faces”.
MP3: The Happy Hollows – “Faces”
Pochi giorni fa poi è stato anche immesso nei tradizionali canali internauti il video di “Death to Vivek Kemp”, un simpatico giochetto visuale con linee e colori, un’idea semplice ma molto carina.
Dalla maturità dimostrata sembra proprio che gli Happy Hollows ne abbiano fatta di strada rispetto alla roba molto più cruda e incompleta di qualche anno fa. Basta guardarsi “Vietnam” per capire: sono meglio adesso.
Dopo aver aperto delle date per i Deerhoof, a febbraio e marzo gli Happy Hollows faranno qualche data qua e là negli States, pure al SXSW di Austin. Se volete curiosare dove saranno più precisamente i concerti, il consiglio è il solito: vedere il loro myspace.
(Paolo Bardelli)