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Mentre tutti si affannano a comprare i biglietti per le quattro date di Waters a Milano (dove suonerà “The Wall”, mica cazzi), la musica va avanti. In realtà è un avanti relativo, se si va ad ascoltare quello che viene veicolato attualmente come una delle “novità” più cool del momento.
Non si può infatti nascondere che gli Autolux da Los Angeles – in questi giorni pompati da Stereogum – siano attaccati ai Pink Floyd (appunto) come un gattino aggrappato “lì”, e ascoltando l’alto grado di derivazione rispetto alla band che fu del Cappellaio Matto e ad altri riferimenti indie (Pavement?) scende subito la catena.
Possibile che attualmente, anche quando globalmente c’è padronanza (perché gli Autolux si sente che sanno dove vogliono andare) si finisca poi a non guardare minimamente al di là del proprio naso? Personalmente, se devo ascoltare una canzone come “Supertoys” allora ritiro fuori roba vecchia (certi cd nello scaffale non meritano proprio la polvere che stanno prendendo…).
Gli Autolux hanno fatto uscire un album nel 2004 dal titolo “Future Perfect”, mentre sono attesi per quest’anno con il secondo disco “Transit Transit”, la cui pubblicazione è fissata per il 3 Agosto.
Facciamo che ci diamo al revival, che ne dite? E’ proprio meglio andarsi a ritirare fuori un album – qualsiasi – che si è amato un po’ di anni fa perché ci sarà sicuramente un’emozione dietro l’angolo pronta a sorprenderci. Gli Autolux possono aspettare. Magari ci convinceranno più avanti, oggi proprio no.
(Paolo Bardelli)