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In questo turbinìo di estate, di piscina (e di mare per chi c’è!) e di sole, non sono mancate le notizie curiose, di costume. Tipo quella che quest’anno vanno di moda le “vacanze-talpa“. A parte la definizione coniata, divertente e simpatica, il significato è meno entusiasmante: secondo il Messaggero stanno aumentando le persone che diranno che andare di qui e di là e poi si rintaneranno in casa, tapparelle giù, non-esistenza. A causa della cosiddetta “crisi”, ovviamente.
Mah. Non si capisce mai come chi dà queste “notizie” riesca ad associare anche dei dati (il 15% degli italiani farà le vacanze-talpa, ci informano). L’hanno chiesto a chi non lo vuol far sapere in giro?
Semplicemente ci sarà meno gente che va in vacanza, se i soldi scarseggiano. Non è un gran scoop ed è abbastanza scontato: basta fare ricavi meno costi, e se questi ultimi ti guardano minacciosi, beh, meglio non farli incazzare.
Ecco, per chi semplicemente rimarrà a casa e non farà surf credendo di essere in un “Mercoledì da leoni”, abbiamo la colonna sonora: i Tempelhof. Il duo elettronico mantovano è perfetto per chi il mare lo vede solo in cartolina, e il loro “We were not there for the beginning, we won’t be there for the end” (Distraction Records, 2010) è una colonna sonora ottima per chi vive, anche in agosto, l’urbanità.
Che poi queste vacanza-talpa a noi sembrano una bufala… Vuoi vedere? Alla fine basta poco: si fa una ricerca con Google che si scopre che se ne parlava già nel 2003 (vedi Repubblica). Chissà che colonna sonora avranno usato le talpe del 2003.
(Paolo Bardelli)
9 agosto 2010