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I Veronica Falls, con soli due singoli all’attivo, hanno già riempito le pagine delle riviste musicali inglesi, ed il loro è un nome che circola ormai da qualche mese tra gli appassionati del genere più lungimiranti. Naturale dunque che il loro primo tour italiano abbia suscitato qualche curiosità, la stessa curiosità che ha spinto, in un infausto venerdì 17, uno sparuto manipolo di coraggiosi a sfidare la pioggia e le intemperie per assistere all’esibizione del quartetto all’Akab di Roma. Questo concerto è stato inserito nella programmazione live della serata Fish’n’Chips, da anni punto di riferimento della scena indie capitolina. I quattro musicisti inglesi hanno da subito messo in mostra un approccio diretto, ma allo stesso tempo apparentemente timido. Il suono é ruvido quanto basta e alcune inesattezze tecniche vengono dimenticate a fronte di una freschezza e di un entusiasmo tipica di una band all’inzio della propria carriera. Il repertorio è ancora esiguo e per questo il set è durato più o meno una quarantina di minuti. Ma da quello che si sente, si capisce anche che tutto l’hype intorno ai Veronica Falls è più che giustificato.
Non siamo certo di fronte alla “risposta inglese ai Pains of being pure at heart”, come detto da qualcuno. Anzi i Veronica Falls hanno poche atmosfere shoegaze e sembrano guardare maggiormente a paesaggi musicali tipicamente sixties, rivisitandoli in chiave moderna e più distorta. La conferma arriva dal singolo più famoso tra i due pubblicati, ovvero “Beachy head”, che dal vivo suona ancora più corrosivo che non su disco. Le parti vocali fanno quasi da contraltare alle chitarre, con l’alternanza di voce maschile e femminile che regala coinvolgenti aperture melodiche. Nella scaletta del concerto passano in rassegna anche il singolo d’esordio della band, ovvero “Found love in a graveyard”, e altri più sconosciuti come “Starry eyes”. Certo bisognerà attendere le prossime mosse della band per vedere se potrà essere uno dei nomi nuovi del 2011 musicale. Per ora si può dire che i Veronica Falls, nel loro piccolo, sono presenti e non sembrano certo un fuoco di paglia.
(Francesco Melis)
Collegamenti su Kalporz:
News – I Veronica Falls dicembrini
30 dicembre 2010