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Trovarsi di fronte un personaggio importante della musica alternativa può sempre rivelarsi una piacevole sorpresa, soprattutto se questo avviene in una città non molto abituata a veder passare artisti e gruppi internazionali come Sassari. E’ così che il concerto di Joe Lally, ex bassista dei Fugazi, è diventato un happening che ha riempito del tutto l’accogliente Circolo Aggabachela. Il concerto è nato dalla collaborazione tra la Reeson e il locale stesso, sodalizio che già in passato aveva portato artisti di spesso nel capoluogo turritano, Black Lips in primis. Lally si rivela subito come la perfetta incarnazione dell’anti-divo. Assolutamente disponibile con il pubblico, appare sul palco quasi timidamente, lasciando spazio solo alla sua musica e senza concedere alcun richiamo al passato e alla discografia dei Fugazi. La scaletta è infatti composta essenzialmente dai brani dei suoi due album, “There to here” del 2006 e “Nothing is underrated” del 2007 e qualche episodio del terzo in uscita. Sul palco assieme al bassista americano ci sono due musicisti romani: Elisa Abela alla chitarra e Fabio Chinca (Brutopop e Assalti Frontali) alla batteria. Il risultato è un sound assai accattivante. Lontano dalle derive sonore dei primi Fugazi ma che invece strizza maggiormente l’occhio a contaminazioni, per creare atmosfere che si alternano tra il soft e tensioni dissonanti. Il basso di Lally ha un ruolo predominante durante tutto il concerto, bel sorretto da una chitarra tagliente e dal piglio decisamente noise. L’esibizione si apre con un pezzo a testa dai due dischi di lally “Skin and bone” e “The resigned”, per poi lasciare spazio a un pezzo nuovo, “Nothing to lose”. E questo non sarà l’unico brano del futuro disco dell’artista a essere suonato sul palco dell’Aggbachela. Nel corso del live arrivano infatti “Revealed in fever” e “Ministry of the interior”. Il resto della scaletta invece è lasciato soprattutto al primo disco solista. Senza soluzione di continuità ecco “There to here”, “Pick a war”, “Message from earth” e le atmosfere cupe e jazzate di “Factory warranty”. Dopo un’ora abbondante di vibrazioni sonore si chiude. Concerti così da queste parti non capitano spesso, ma quando accade si tramutano in piccoli grandi eventi.
(Francesco Melis)
Collegamenti su Kalporz:
News – Joe Lally in concerto l’8 gennaio a Sassari (04.01.2011)
foto di Encosion
18 gennaio 2011