Share This Article
Avevo dimenticato quanto fosse bello spararsi una bordata sonora rinchiuso nella propria camera. Avevo dimenticato quanto forse difficile trovare un disco che si volesse far riascoltare così piacevolmente. Avevo dimenticato che esistessero ancora gruppi rock, e non solo versioni edulcorate e sbiadite di ninne-nanne in stile Crystal Castles o spocchiosità targata Arcade Fire.
Stiamo parlando di distorsioni, di amplificatori in pericolosa saturazione, di batteria pestata e ripestata.
Venticinque minuti di riff strumentali senza il minimo sussulto di allegria, crudezza assassina che scava all’interno della psiche umana.
“Dromomania”, “Athazagorafobia”, “Nostofobia”. Titoli che non possono trarre in inganno: senso claustrofobico all’interno di giri blues che ammiccano al sole rosso, senso di privazione e di non appartenenza che richiama la candeggina dei Nirvana, profondità circolare come il mago di Oz dei Melvins.
Musica sfuocata, malata, fuori tempo come lo potrebbe essere un qualsiasi disco dei Jucifer.
Chiamatelo doom, stoner, grunge, in ogni caso un disco non per palati fini.
Angelo Xunah Mirolli e Mario Serrecchia faranno parlare di sé, l’Italia riscopre il gusto di una proposta dal sapore internazionale.
Chissà se “Le Scimmie” sta per l’animale, come metafora dell’attuale società o come effetto post-narcotico? Ascoltando “Dromomania” avrete un’idea sulla risposta.
PICCOLO SUSSIDIARIO NON ILLUSTRATO SU MANIE E PAURE
(Breve guida pratica sulla terminologia di alcuni brani ivi contenuti)
DROMOMANIA – Tendenza nevrotica ossessiva a camminare senza una meta precisa e con fretta eccessiva
ATHAZAGORAFOBIA – Paura dell’oblio: dimenticare, essere dimenticato o ignorato
NOSTOFOBIA: Paura di tornare a casa.
75/100
(Matteo Ghilardi)
25 gennaio 2011