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Avendo mandato in avanscoperta il battito del singolo “I’ll Be Yours”, roba che più venerdì, sono innamorato di così si muore, era lecito aspettarsi grandi cose dal resto della truppa.
Alle Those Dancing Days è riuscito il colpaccio di un album clamoroso, pressoché perfetto, suonato con sicurezza e faccia tosta, romantico nel tepore sotto il piumone invernale degli episodi più dolci, brioso negli episodi quasi-garage, con le calze colorate e i palloncini che rimbalzano per la stanza.
Ogni canzone è una festa a sé e brilla di intuizioni giocose e malinconiche sempre nuove, fatta rimbalzare qua e là da ritmiche fantasiose e sonorità ore gommose, ora limpide.
Se non corressimo il rischio di distogliere l’attenzione da chicche come “Forest Of Love” e “Dream About Me”, ci sarebbe da sottolineare almeno la rombante e sfacciata “Fuckarias”, al contempo potentissima, ruvida, ballabile, insolente e pimpante, qualcosa come la lezione data a suo tempo dai Be Your Own Pet, ma con un sorprendente tono robotico e annoiato, nella voce di Linnea Jonsson, che sembra intimare a Lady Gaga di cambiare mestiere e togliersi di torno. Eppure il cuore è là, dove l’avevamo lasciato con il precedente “In Our Space Hero Suit”, in dolcissime caramelle soul, ovviamente northern, e in carezze pop che squaglierebbero qualunque resistenza.
Come in “I Know Were You Live Pt.2”, la più sfrontata e tenera dichiarazione d’amore che sperate di sentirvi dedicare, un giorno.
Album esemplare ed entusiasmante, da assumere in dosi massicce.
80/100
(Lorenzo Centini)
31 marzo 2011