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Giovedì 26 maggio 2011. Gli aggiornamenti in tempo reale dal Primavera Sound di Barcellona: suoni, odori e considerazioni via sms dagli inviati kalporziani.
Ore 2:14. FLAMING LIPS, grazie mamma.
Ore 1:33. CARIBOU come i Depeche Mode.
Ore 01:17. Se non ci fossero i SUICIDE probabilmente noi non esisteremmo. E non solo noi.
Ore 01:00. La nostra geriatria. Il primo dei SUICIDE.
Ore 00:26. ONEOHTRIX POINT NEVER. Un punto verso l’infinito. E’ vero.
Ore 23:28. Dannato 2.0 si potrà seguire i WALKMEN su una scalinata perché 3mila scalmanati li osannano neanche fossero Nick Cave che suona nell’altro palco?
Ore 23:06. Nick Cave senza baffi è come Pisapia senza reati sulla fedina penale. Però GRINDERMAN cazzo.
Ore 22:04. Dr. Kiko fa da mentor durante il live della vera new sensation. CONNAN MOKASSIN.
Ore 21:22. Anche se lui sembra sempre di più la matrioska di se stesso come Robert Smith, fuori dal Parc del Forum chi preferisce i PIL ai Sex Pistols. Liturgia no wave.
Ore 21:18. Regola numero due: mai sperare. Ora infatti le birre gratis sono diventate birre a prezzo speciale.
Ore 21:03. Forse i BEARSUIT si meriterebbero di più dell’Adidas Pro, il palco delle band emergenti.
Ore 20:52. I DUCKTAILS insegnano che i Real Estate han fatto scuola e proseliti. Il New Jersey si scrolla di dosso definitivamente la sindrome di Springsteen.
Ore 20:34 THE FRESH & ONLYS. Finalmente un po’ di chitarre al Pitchfork. Blu notte ma non è ancora crepuscolo.
Ore 20:22. E sul palco dei Rolling Stones non ci saranno mai dei finti wrestler con tanto di arbitro in tenuta da Foot Locker.
Ore 20:17. OF MONTREAL@San Miguel stage. Folla come se fossero i Rolling Stones. Questo è il Primavera.
Ore 19:56. I BLANK DOGS riecheggiano da chissà dove. Ah, forse dal palco Pitchfork. Ah no, vero, loro riecheggiano e basta.
Ore 19:29. I CULTS. Capello hardrock. Lei ha il poster di Nancy Sinatra in camera. Saranno la next big thing dell’indie-pop? Ebbene sì. Le 3.000 presenze all’Atp Stage sanno di voto di fiducia.
Ore 19:04. MOON DUO@Rayban Stage. Duo improbabile (gnocca + gestore motel) che neanche Rodriguez e la pretesa di una soundtrack curata dagli Spacemen 3 partorirebbero.
Ore 18:52. Solo in due bar funziona il sistema di pagamento. Spagna 1.0. Birra gratis in area stampa. Il twitting potrebbe presto subire dei disservizi.
Ore 18:27. ISLET all’Atp Stage. Si accelera in un’autostrada no wave da Cardiff alla Ny del ’77.
Ore 18:05. Con la foschia ambientale degli EMERALDS arrivano sul serio le nubi. Come se Brian Eno si prendesse gioco dei Fuck Buttons.
Ore 17:28. Una xocolateria dov’era il palco Pitchfork che però ora è sotto i pannelli solari sul mare. Ci hanno davvero preso tutto.
Ore 17:23. Ray-Ban stage: MARINA GALLARDO, anche in Spagna è arrivato il trend del post rock evidentemente.
Ore 17:08. I TOUNDRA aprono il palco Pitchfork: Explosions in the Sky de nos otros.
Ore 15:15. Direcciòn: El Maresme, un turismo hipster. troppi spagnoli vestiti da songwriter di Baltimora alla volta del Parc del Forum.
Ore 15:05. Per pagare si può associare la carta di credito alla tarjeta d’ingresso del festival. Spagna 2.0, eh già. Si riuscisse solo ad aprire la pagina.
Ore 14:00. Regola numero 1: si comprano solo cd o tshirt di gente che non suona in questi giorni. A Place To Bury Strangers: Barcelona.
Ore 13:51. I negozi di cd mettono solo playlist e cd in offerta di band che suonano al Primavera. Cuesto es marketing.
(Piero Merola)
26 maggio 2011