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Molta è l’attesa per il quinto LP dei Coldplay, mentre il singolo “Every Teardrop Is Waterfall” poco di nuovo aggiunge alla parabola buonista stile-U2 del quartetto londinese. Con la differenza non da poco nell’aver preso tale svolta dopo neanche quindici anni di carriera.
Se in “Viva la Vida or Death and All His Friends”, qualche vaga variazione al tema arricchiva la loro formula, il nuovo singolo di buono pare avere soltanto il videoclip. Un “Where The Streets Have No Name” in una desolante area squat con vernici digitalizzate in odor di MGMT. Scontati, rassicuiranti e sempre più banali a dispetto dei bagni di folla di tour sempre più pirotecnici.
A margine dell’esibizione della band di Chris Martin al Glastonbury Festival, qualcuno sembra non poterne ragionevolmente più.
Ed è lo storico fondatore della Creation Records (My Bloody Valentine, Primal Scream, Jesus & Mary Chain, Super Furry Animals, Teenage Fanclub) e scopritore degli Oasis.
L’influente produttore scozzese Alan McGee afferma senza mezzi termini sulla sua pagina:
“I Coldplay???? Chris Martin sembra uno di quegli insegnanti di geografia incapaci di reggere le pressioni. Si tratta del più mediocre talento di sempre tra quelli che hanno avuto una popolarità così planetaria. Il pubblico del Glasto ha quel che si merita: musica per studentelli”.
Musica per studentelli? Qui in Italia purtroppo l’età media dei seguaci è ben più alta.
(Piero Merola)
29 giugno 2011