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La sera dopo il quasi ultraterreno concerto dei National, tocca a PJ Harvey l’onere di cullare il pubblico di Piazza Castello a Ferrara. Live incentrato tutto su “Let England Shake”, suonato interamente in maniera musicalmente rigorosa e fedele. Poche concessioni ai vecchi album: una coinvolgente “Big Exit” da “Stories from the City, Stories from the Sea”, un’invocata “C’mon Billy” (e la qui sotto pubblicata “Down By The Water”) da “To Bring You My Love”, una mozzafiato “The Devil” da “White Chalk” e poco altro, per un’ora e mezza di concerto in totale (non tantissimo, in realtà, un solo encore).
Un’esibizione basata sulla concretezza e sulla perfetta attitudine da front-woman di PJ, rimasta sulla sinistra del palco a molti metri da John Parish, Mick Harvey e Jean-Marc Butty che suonavano invece vicini vicini sulla destra, sornioni e navigati musicisti.
Non una serata da sconvolgimento di emozioni, ma la dimostrazione espressiva altissima di un talento smisurato e di un album, “Let England Shake”, che rimarrà nel tempo.
Setlist:
Let England Shake
The Words That Maketh Murder
C’mon Billy
The Glorious Land
The Devil
The Last Living Rose
Down by the Water
All and Everyone
The Big Guns Called Me Back Again
The Piano
England
Written on the Forehead
In the Dark Places
The Sky Lit Up
Angelene
Pocket Knife
Bitter Branches
On Battleship Hill
The Colour of the Earth
Encore:
Big Exit
Silence
(Paolo Bardelli)
7 luglio 2011
1 Comment
damned
recensione molto stringata…trovo molto più significativa quella di una ragazza che all’uscita diceva:
“Che palle!Se volevo ascoltare l’album lo facevo a casa!”
In effetti riproduzioni molto fedeli..comodo ma come dire poca soddisfazione