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Ci sono cose immutabili, come il tempo che scorre, e il folk è una di quelle. Quando si incontra un artista che si approccia alle radici con gli elementi e strumenti classici del genere, con quell’allegria tipica delle feste di paese o quella malinconia delle canzoni attorno al fuoco, beh, è come se il mondo si rinnovasse ogni volta.
Sarah Jarosz suona del bluegrass che ci riporta indietro nel tempo, alle praterie americane del West che possiamo aver visto solo nei film o nei fumetti, e nella sua voce che ammaestra violini e banjo si ritrova tutto lo spessore di quei luoghi più o meno immaginati che si rimaterializzano per l’occasione.
L’album di debutto della ventenne texana (di Austin) si intitola “Song Up In Her Head” (Sugar Hill Records, 2011)
Sarah Jarosz, “Annabelle Lee”:
Sarah Jarosz, “Tell Me True”:
(Paolo Bardelli)
23 luglio 2011