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I Verdena sono stanchi, stremati, gli strumenti prendono a cedere, a perdere pezzi, il rullante di Luca va sostituito per ben due volte, i ragazzi si alternano un po’ confusi al synth giungendo appena in tempo sugli assoli, Alberto si confonde sul testo di “Letto di mosche”, il quarto elemento Omid si siede alle tastiere e semplicemente assiste e batte le mani alla performance della band… Come sempre il risultato è Wow!
Assistere a un concerto dei Verdena è emozionarsi di tutto ciò che sta accadendo a questi ragazzi, alla loro storia, è stargli accanto nei momenti più imbarazzanti, sorridere dei loro sorrisi complici, dello sguardo da cane bastonato di Luca che da sotto i piatti tiene fissi i movimenti del fratellone Alberto dopo un breve scazzo tra i due dovuto alle incertezze drums.
Il pubblico è con loro, c’è, e non bada alle incertezze, gode delle sorprese della scaletta, urla “Forse…” aspettandosi l’intro piano di “Scegli me” ma non se la prende se l’evento prende il via invece con le due parti di “Sorriso in spiaggia”, poga pericolosamente su “Lui gareggia” (annunciato da Alberto come “pezzo sulle auto”, che non a caso costa il primo pit-stop di Luca), “Viba” o “Loniterp”. A un certo punto Alberto intona “Burnin’ & Lootin’” di Mr. Bob Marley accompagnandosi con la chitarra, raggiunge amabilmente le escursioni vocali del mito jamaicano lasciandosi andare a un delirio finale che introduce a sorpresa la dannata “Don Calisto”: il consenso pogo è assicurato.
“Razzi, Arpia, Inferno e Fiamme” segue l’interpretazione “quasi techno”del cd “Radar (Ejabbabbaje)”, finale simulato dopo “Loniterp” e show che si conclude sulle note di “Lei disse”.
“Grazie Roma”, Alberto sorride insieme a Roberta, “Io mi sono divertito”.
Nel backstage, intorno a una tavola imbandita, c’è giusto il tempo per un paio di domandine:
“Stanchi?”
“Guardaci. Luca sei stanco?”
“Se vi dico la migliore band del momento?”
“Noi? Non lo so.”
“Com’è che non fai gli assoli con la chitarra?”
“Li dimentico.”
I Verdena sono stanchi, stremati…
La scaletta (fedele):
Sorrisi
È solo lunedì
Rossella
L’ora è buia
Starless
Badea blues
Nuova luce
Lui gareggia
Canos
Logorrea
Don Calisto
Tu e me
Letto di mosche
Angie
Razzi
Scegli me
Miglioramento
Grattacielo
Viba
Muori delay
Loniterp
Elefante
Gulliver
Lei disse
(David Capone)
Fotogallery del Concerto a Villa Ada, Roma, 17 luglio 2011
(di Marcello Russo)
19 luglio 2011